C’è chi avvelena i clienti molesti e chi fa esplodere il deposito delle automobili “regolarmente multate e rimosse”, c’è chi litiga fino alla morte per un sorpasso e chi scompiglia le nozze scoprendo fra gli invitati l’amante del novello sposo. Ma c’è soprattutto un film, folle, ferocissimo e certamente originale, che ha fatto esplodere di risate la cinefila platea dell’ultimo Festival di Cannes ove concorreva.

Storie pazzesche è il suo titolo che in originale suona Relatos Salvajes, cioè “selvagge ” esattamente come l’animo dei protagonisti dei 6 episodi di cui si compone il film, perfetta metafora dell’implosione/esplosione di rabbia dei nostri tempi.

L’Argentina è il palcoscenico produttivo e narrativo della pellicola che Pedro Almodovar ha voluto coprodurre, trovandone il soggetto evidentemente in linea alla propria poetica. Siamo nel territorio della barbarie pura, del disfacimento di una civiltà che non si riconosce più in regole, sistemi e pratiche ingiuste, sovrano è il Caos che deprime, mostrifica, fa perdere il controllo e la ragione. Per chi ama l’umorismo nero come la pece.

Il trailer di Storie pazzesche

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