“Non sono indagata. Mi fa molta rabbia e impotenza trovarmi sui giornali, mi sono sempre comportata bene in tutti questi anni in cui sono in Italia. Ho solo la colpa di essermi fidata dell’uomo che amavo”. Così in un’intervista esclusiva concessa ad Alessia Ballanti per “Virus” (Rai Due), esordisce Nitza Del Valle Lozada Hernandez, ex moglie di Luca Odevaine, coinvolto nell’inchiesta “Mafia Capitale”. L’uomo, ex vice capo di gabinetto di Walter Veltroni nel 2006, ex capo della Polizia Provinciale con Nicola Zingaretti e membro del Coordinamento nazionale sull’accoglienza profughi, è stato arrestato per corruzione aggravata. Secondo l’accusa, era il “il moltiplicatore dei profughi da destinare al centro di Buzzi” in cambio di una una paga mensile di 5mila euro che si faceva versare sui correnti bancari segreti di moglie e figlio. “Il mio conto bancario non è mai stato segreto” – si difende la Del Valle – “Mi pare alquanto normale che mio marito abbia avuto accesso al mio conto, visto che lui mi manteneva ed eravamo una coppia”. La donna nega nel modo più assoluto di aver conosciuto Buzzi e Carminati e sottolinea: “Tutto questo mi stupisce perché Luca non è il tipo di persona che si relaziona a persone del genere. Non credo alle cose che leggo, neppure alle trascrizioni delle intercettazioni… faccio fatica. Luca non mi ha mai abituato a parlare in romanesco. E’ sempre stato una persona corretta. E mi ha reso una persona migliore”. E aggiunge: “Quando mio figlio ha smesso di studiare, lo abbiamo costretto a lavorare. Allora Luca si è rivolto alle sue conoscenza e mio figlio è andato a lavorare alla cooperativa 29 giugno

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