Dopo un anno di stop forzato, per via dell’assenza di case automobilistiche, ha riaperto a Bologna il Motor Show (fino al 14 dicembre), con un programma fatto di esposizioni, concerti e spettacoli. Ma i tempi in cui all’ingresso s’allungavano le file, e Bologna diventava per una settimana la capitale dei motori, sembrano lontani. Il pubblico c’è, ma niente folle oceaniche (nel 2007 furono oltre un milione i partecipanti). “Il Motor Show è lo specchio del Paese” spiega Giada Michetti, amministratore delegato della società Gl Events, che insieme con Bologna Fiere ha messo in piedi la kermesse. “Oggi c’è ancora tanta passione, ma le condizioni economiche sono più difficili rispetto a quelle precedenti alla crisi. Il pubblico che avevo messo a budget è quello che sta arrivando”. Anche tra gli stand l’aria che si respira non è quella dell’epoca d’oro. “Mi sembra un po’ scarsino quest’anno”, spiega un signore bolognese mentre assieme a sua figlia osserva un modello Bmw. “Visto che il Motor Show per un anno era saltato, pensavo che ora sarebbe stato un po’ più vitale. E invece no”. Gli fa eco un venditore ambulante: “Il Motor Show è organizzato bene, ma c’è poca affluenza. Forse perché mancano le case principali”  di David Marceddu e Giulia Zaccariello

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