“Alcuni uomini vicini all’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sono componenti a pieno titolo dell’organizzazione mafiosa e protagonisti di episodi di corruzione. Con la nuova amministrazione il rapporto è cambiato, ma Massimo Carminati (ex terrorista di estrema destra dei Nar ed ex membro della Banda della Magliana) e Salvatore Buzzi (presidente della cooperativa 29 giugno) erano tranquilli chiunque vincesse le elezioni”. Così il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone commenta la maxi operazione a Roma per “associazione di stampo mafioso” con 37 arresti e sequestri di beni per 200 milioni di euro. Un “ramificato sistema corruttivo” in vista dell’assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici dal Comune di Roma e dalle aziende municipalizzate con interessi anche nella gestione dei centri di accoglienza. “A Roma – ha spiegato Pignatone in conferenza stampa – non c’è un’unica organizzazione mafiosa a controllare la città. Ci sono diverse organizzazioni mafiose. Oggi abbiamo individuato quella che abbiamo chiamato ‘Mafia Capitale‘, romana e originale, senza legami con altre organizzazioni meridionali, di cui però usa il metodo mafioso”  riprese di Mauro Episcopo

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Mafia Capitale, “40 mila euro in tangenti per gli appalti dell’emergenza neve”

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