Le elezioni anticipate israeliane si svolgeranno il 17 marzo prossimo. La data è stata scelta in un incontro tra i leader dei partiti della Knesset, il Parlamento israeliano, come confermato dal presidente Yuli Edelstein. Lo riporta il quotidiano Haaretz. Il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva deciso lunedì scorso di andare al voto anticipato, silurando Tzipi Livni e Yair Lapid, rispettivamente ministri della Giustizia e dell’Economia, che si erano opposti alla nuova linea del premier, giudicata troppo radicale, dopo il progetto di legge, approvato lo scorso 23 novembre, studiato allo scopo di dichiarare Israele “Stato della Nazione ebraica”. Una decisione, quest’ultima, che comporta una maggiore ispirazione, per legislatori e giudici, ai valori dell’ebraismo e che ha causato diverse tensioni politiche anche all’interno dello stesso Likud, il partito di Netanyahu, che nella prossima tornata elettorale sfiderà i laburisti di Isaac Herzog.

Intanto non si placa la tensione in Cisgiordania: è morto in ospedale Avi Ben Zion, il 63enne israeliano trovato privo di conoscenza lunedì scorso in una strada della Cisgiordania. Il suo automezzo era stato rubato e ritrovato dai servizi segreti israeliani nel villaggio di Kabalan, nei pressi di Nablus. La famiglia sostiene che l’uomo sia stato picchiato a sangue. Tre palestinesi sospettati del pestaggio sono stati arrestati dalla polizia israeliana, che non ha ancora chiarito se si sia trattato di un’aggressione o di una rapina.

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