“Il perdurare di una situazione di debolezza dell’economia rende opportuno che le imprese prestino particolare attenzione a mantenere adeguato il patrimonio e prudente la gestione dei rischi” e pertanto la distribuzione dei dividendi e l’erogazione di bonus ai dirigenti deve essere improntata alla prudenza. E’ quanto si legge in una lettera inviata dall’Ivass, la vigilanza delle assicurazioni, alle compagnie assicurative in merito ai bilanci dell’esercizio 2014. In particolare, si legge nella missiva, “vanno tenuti in conto i risultati dell’Own Risk and Solvency Assessment (ORSA), le indicazioni emerse in esito allo Stress test condotto sulla base dei requisiti Solvency II e, per le imprese danni, i risultati dell’indagine conoscitiva Solvency II – Solvency Capital Requirement 2014 che questo Istituto ha richiesto nei mesi scorsi proprio al fine di un’adeguata preparazione al nuovo regime”.

Per questo motivo, sottolinea l’Autorità, “le decisioni che verranno assunte in materia di destinazione degli utili e di corresponsione della componente variabile della remunerazione agli esponenti di vertice avranno molta rilevanza in questo quadro”. Quindi, conclude la lettera, “le politiche di destinazione degli utili dovranno essere tali da garantire la conservazione o il raggiungimento, a livello individuale e consolidato, di condizioni di adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica che, fermo restando il rispetto del requisito minimo obbligatorio, siano coerenti con il complesso dei rischi assunti da ciascuna impresa”. E allo stesso modo, per quanto riguarda le politiche di remunerazione aziendale, “si invitano le imprese in indirizzo a valutare con attenzione e prudenza la sussistenza dei presupposti previsti dalle vigenti disposizioni regolamentari in materia, con particolare riguardo al riconoscimento ed all’erogazione della componente variabile”.

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