Panta rei“. Ovvero: “Tutto scorre”. Chissà se vale ancora questa massima del pensiero. In epoche di stagnazione e di pantano, siamo forse più propensi a ritenere che il divenire – inteso come cambiamento – non ci possa riguardare e che l’aforisma di Eraclito trovi meno riscontro reale del detto gattopardesco secondo cui tutto cambia affinché, in realtà, nulla cambi mai. Eppure, tanto in politica e in economia quanto nell’arte, non mancano certamente innumerevoli effervescenze che, instancabilmente, propongono rinnovamento e trasformazione, assumendosi spesso in solitudine il rischio di sperimentare nuove soluzioni e di sfidare il “consueto”.

In questo episodio di Creativi di Fatto, insieme ad Aldo Torta, Stefano Botti e Paolo De Santis della Compagnia di ricerca artistica Tecnologia Filosofica di Torino, ci domandiamo quanto la contaminazione tra i generi possa offrire una spinta propulsiva verso l’innovazione artistica; come la danza, la musica ed il teatro stiano affrontando questo periodo di transizione, proponendo soprattutto alle nuove generazioni alternative ai modelli consolidati; e quali siano le sfide da affrontare durante il processo creativo che porta alla realizzazione di uno spettacolo dal vivo.

Articolo Precedente

Kosovo: la storia di un paese raccontata a teatro da Jeton Neziraj – II

next
Articolo Successivo

‘Applausi a scena vuota’ per un David Grossman all’ennesima potenza

next