“Ma perché non mi fate continuare a dirigere che mi piace tanto?”. Così il direttore d’orchestra (presente a Firenze) Riccardo Muti smentisce gli insistenti rumors sulla sua possibile candidatura per il Quirinale. E aggiunge: “Ognuno deve fare il suo mestiere”. Fatto sta che il nome del maestro è circolato come papabile per il post Napolitano. Una nomination gradita a Matteo Renzi e soprattutto all’altro contraente del patto del Nazareno: quel Silvio Berlusconi che nell’accordo avrebbe già piazzato Gianni Letta nel ruolo di segretario generale della presidenza della Repubblica  di Max Brod

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