E’ il giorno delle primarie in Puglia e in Veneto per scegliere il candidato del centrosinistra che correrà alle prossime elezioni regionali. Tre i nomi in lizza nella Regione governata da Vendola: il segretario pugliese del Pd ed ex sindaco di Bari, Michele Emiliano, l’attuale assessore regionale alle politiche giovani, trasparenza e legalità, anche lui Pd, Guglielmo Minervini, e il senatore di Sel Dario Stefàno. Michele Emiliano è il candidato dato per favorito, ma potrebbero non mancare i colpi di scena dell’ultima ora. Sostenuto dalla segreteria Pd pugliese e dai Giovani Democratici, l’ex pubblico ministero barese si è sempre detto molto sicuro del fatto suo al punto da conservare il programma politico nel cassetto in attesa dello scontro con la Destra nelle secondarie.

Alle 17 sono stati 77.396 gli elettori che si sono recati nei seggi regionali. L’affluenza maggiore sinora è in provincia di Lecce dove hanno votato in 22.316. Nella provincia di Bari hanno votato in 22.012, in quella di Foggia 13.115, nella provincia di Brindisi i voti sono stati 7.794, in quella di Taranto 6.603 e nella Bat (Barletta-Andria-Trani) in 5.556. Si vota sino alle 22.

L’appuntamento è stato preceduto da una polemica tra Nichi Vendola e Emiliano. Il governatore è infatti contrario alla possibile alleanza tra Pd e Udc e, alla vigilia del voto, è arrivato a minacciare il ritiro del candidato di Sinistra ecologia e libertà. Crisi poi rientrata in extremis alla vigilia del voto. Ma pronta a riesplodere già da lunedì.

In Veneto c’è soddisfazione in casa Pd per l’affluenza. Convinti di aver scacciato “lo spettro Emilia”. Vince l’europarlamentare Pd Alessandra Moretti in testa con il 64% delle preferenze, seguita dalla senatrice Simonetta Rubinato, anche lei del Pd, con il 31 e dal consigliere regionale dell’Idv Antonino Pipitone con il 5. Oltre 30 mila i votanti (ma la stima è ancora provvisoria). “L’affluenza è andata oltre le aspettative – ha spiegato il segretario regionale del Pd Roger De Menech – è un dato importantissimo che dimostra che abbiamo ampliato la platea degli iscritti Pd in Veneto, circa 20 mila. Se confrontiamo poi con quanto accaduto in Emilia Romagna direi che ce la siamo cavata in maniera egregia”. “Nonostante molte incertezze l’affluenza dimostra che ha vinto la voglia dei cittadini di partecipare – ha spiegato Pipitone – è un risultato per noi eccezionale perché comunque siamo entrati in corsa in ritardo e siamo alle prese con un partito da ricostruire. A Padova per esempio abbiamo fatto un risultato molto positivo e la nostra è stata una presenza importante in queste primarie”.

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