La Fiat dice che “non c’è nulla di ufficiale”, ma la notizia sta rimbalzando da un capo all’altro del mondo: James Bond potrebbe abbandonare (almeno temporaneamente) le fidate Aston Martin per una Fiat 500 nelle imminenti riprese italiane del prossimo film, ancora senza titolo, che avrà per protagonista l’agente segreto nato da un’idea di Ian Fleming. Per i giornali britannici, che all’indiscrezione hanno dato ampio spazio, invece il passaggio dalla celebre casa d’auto inglese all’azienda torinese sarebbe già cosa fatta.

Sembra praticamente sicuro che la piccola Fiat appaia in alcune scene del film, che verrà in parte ambientato a Roma e prevede adrenalinici inseguimenti per le vie della città eterna, ma ancora non è chiaro chi sarà a guidarla, se 007 oppure un altro personaggio. La presenza della 500 in un film che sarà proiettato nelle sale cinematografiche di tutto il pianeta, comunque, sarebbe oro colato per la Fiat, che da anni ormai cerca di cambiare la percezione del marchio all’estero attraverso una campagna pubblicitaria e di marketing molto mirata, incentrata sullo stile italiano incarnato dalla 500.

Negli ultimi anni l’azienda ha puntato proprio sulla citycar per il rilancio sui mercati stranieri, soprattutto su quello statunitense, dove della gamma Fiat sono commercializzati soltanto i tre modelli della famiglia 500, a tre porte, monovolume 500L e ora Suv 500X. Le clip – bisogna ammetterlo, molto riuscite – si concentrano spesso su vizi e virtù del Belpaese, trattati attraverso tanti luoghi comuni, ma tutto sommato divertenti. Non a caso il video di lancio della 500X, quello della pasticca blu, è diventato un fenomeno virale e ha avuto 8,5 milioni di visualizzazioni su Youtube in meno di due mesi.

Un esempio di quanto la Fiat sfrutti il tema “italianità” lo fornisce lo spot per il lancio americano della 500 L, uscito l’anno scorso: una coppia americana ritira l’auto dal concessionario per ritrovarsi sul sedile posteriore “un’autentica famiglia italiana” compresa nel pacchetto: in poco più di 3 minuti vengono snocciolati una serie di cliché nostrani, dalla mamma “soffocante” alle incomprensioni linguistiche, passando per l’odio per il caffè americano e l’esultanza da stadio nell’ascoltare la cronaca della partita alla radio. Il risultato finale dopo una settimana di convivenza? I tre italiani salutano una coppia radicalmente trasformata, più rilassata, più appassionata e in generale più trendy.

La Fiat sta facendo ironia anche sui pessimi risultati ottenuti dai prodotti Fca nell’ultima analisi sulla qualità automobilistica dell’influente rivista americana Consumer Reports: il marchio italiano è l’ultima della classifica di 28 marchi e la 500L è stata nominata l’auto meno affidabile fra 265 modelli analizzati. Ma l’ultimo spot della 500X sposta l’attenzione dall’affidabilità allo stile: la clip gioca sulla storpiatura dell’acronimo Fiat tanto in voga tra gli anni 70 e gli anni 80 in America, quel “Fix it again, Tony” (“riparamela ancora, Tony”) che prendeva in giro la frequenza con cui all’epoca le auto dell’azienda italiana dovevano essere riparate. Nel nuovo video, invece, un automobilista porta dal meccanico (ovviamente italiano, ovviamente di nome Tony) una Honda Civic – non a caso un marchio riconosciuto come affidabile – con lo specchietto rotto: “Riparamela ancora, Tony”, intima prima di lasciare l’auto nelle mani di due perplessi meccanici, che incerti sul dove cominciare per rimettere a posto una vettura giudicata irrecuperabilmente “vecchia e brutta” decidono di sostituirla con una nuova e più stilosa 500X. Insomma, ironia e leggerezza sembrano le chiavi di volta per vincere le reticenze del mercato estero. A questo punto, chissà che anche Bond non possa dare una mano…

 

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