“E’ il passo indietro di Beppe Grillo, speriamo che il Movimento sia all’altezza di questa situazione”. Andrea Cecconi è il capogruppo M5s alla Camera. Della notizia di un direttorio a 5 di deputati ha scoperto leggendo sul blog del leader questa mattina. E come gli altri ne è stato spiazzato. Mentre il voto è ancora in corso e mentre una parte continua a protestare per l’ennesima decisione calata dall’alto, Cecconi cerca di calmare gli animi: “Siamo in una fase emotiva importante”, dice a ilfattoquotidiano.it, “e non tutti ragionano bene. Il passo indietro di Grillo è una novità e non era obbligato a farlo. E’ un gesto nobile. Fare grandi pianti è inappropriato: i problemi vanno chiariti prima nel gruppo. Non dimentichiamo che siamo in Parlamento e abbiamo una posizione di responsabilità. Tutte le decisioni vanno valutate bene. Io sono solo preoccupato che noi come Movimento siamo all’altezza di fare senza Grillo e Casaleggio. Ci è stata data l’autonomia e la libertà: riusciremo a non sprecarla e a non fare errori?”.

E’ un passo significativo: lo ha annunciato il leader con un comunicato politico, uno di quelli che vengono solo nelle situazioni importanti per il Movimento. E’ stanco e ora delega. I nomi che sono al voto sul blog sono Roberto Fico, Carlo Sibilia, Carla Ruocco, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. “Io penso che questi 5 deputati avranno il compito di traghettare il Movimento in una fase di passaggio importante. E il loro compito sarà quello di coinvolgere la base e gli attivisti il più possibile. Sono stati scelti sicuramente per il rapporto personale e di fiducia con Grillo e Casaleggio”. In tanti hanno notato però che nel testo non è specificato per quanto tempo saranno al comando: “Io mi fido di loro e so che faranno le giuste valutazioni. Dico solo che secondo il Movimento 5 stelle è fondamentale che questo tipo di cariche siano temporanee. Poi insieme possiamo anche pensare invece di farle diventare stabili, come se fosse un partito. Ma questo personalmente non vorrei che succedesse”. Ai colleghi preoccupati, Cecconi ribatte: “Da un post non può nascere un partito. E’ tutto nelle nostre mani e nelle nostre scelte. Il gesto di Grillo è molto nobile: risponde così a chi chiede a lui e a Casaleggio da mesi un ripensamento. E soprattutto non è un imperativo, sta chiedendo di dargli un’opinione. Ha dato tanto per il Movimento e ora getta la palla a noi”.

Cecconi è il capogruppo sommerso prima dall’espulsione delle scorse ore di due deputati (Artini e Pinna), poi dal direttorio a 5 che dovrebbe affiancare Grillo e Casaleggio. Entrambe le circostanze avrebbero potuto essere discusse in gruppo, ma da settimane non vengono fatte assemblee. E anche per questo ci sono le proteste di una parte dei parlamentari. “Se passerà il sì, se avremo un direttivo a cinque, mi prenderò un periodo di riflessione”. A criticare la scelta è la deputata Patrizia Terzoni. “Nello spirito M5s avremmo prima dovuto parlarne tra di noi. Non faccio parte di questo progetto per vedere un listino bloccato in stile Pd e soprattutto non c’è prevista una turnazione. Questo mi preoccupa perché va contro tutte le nostre regole. Abbiamo già due capigruppo che parlano con Grillo e Casaleggio, non avevamo bisogno di altri intermediari. Io, gli attivisti, siamo molto delusi da quello che sta succedendo”.

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