Protesta di educatori e e insegnanti in Campidoglio contro il sindaco Marino. Gli asili nido e le scuole d’infanzia sono in rivolta per il riordino e il contratto decentrato che entrerà in vigore il 1 dicembre, imposto dal Comune di Roma. “Non ci saranno più supplenze per il primo giorno di malattia e il personale di ruolo dovrà lavorare più ore e coprire le altre sezioni, con problemi seri di sicurezza per i bambini, non saremo più educatori ma sorveglianti” afferma un’educatrice di un asilo nido. “Il rapporto di un insegnante e sei bambini verrà stravolto, in barba alle legge regionale, avremo classi corpose da gestire a discapito della qualità” sostiene una maestra d’infanzia. “Noi non faremo più supplenze andremo a casa, e Marino in campagna elettorale parlava di buona scuola e centralità del bambino, così la distrugge” aggiungono due giovani insegnanti precarie. “Il sindaco taglia la scuola e lo stipendio a ventiquattro mila dipendenti, ma poi assume nuovi dirigenti, consulenti e collaboratori, questo è grave, un insulto a tutti noi” dicono i manifestanti di Irene Buscemi

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