C’è un pezzo di Emilia dove il rosso ha lasciato il posto al verde. Bondeno, provincia di Ferrara, pochi chilometri dal Veneto. Qui la Lega Nord ha in mano il Comune dal 2009, quando il sindaco e candidato alle scorse Regionali, Alan Fabbri, riuscì a portare il Carroccio dal 3,5% al 22,5%. E sempre qui, domenica scorsa, quasi 7 elettori su 10 hanno voltato le spalle al Pd, preferendo il Carroccio. “Votiamo Lega Nord perché sono gli unici che parlano di problemi che ci toccano da vicino: immigrazione clandestina, campi rom, flat tax e studi di settore“, spiega Claudio Poletti, proprietario del bar “Dal Mister”. “Questo era un feudo rosso, ora non lo è più perché nel Pd sono tutti burocrati“. Nel suo locale, terreno vietato agli extracomunitari, domenica notte Fabbri e la sua squadra hanno aspettato i risultati elettorali tra volantini leghisti e bandiere con il sole delle Alpi. Ma anche spostandosi nel centro della città la situazione non cambia di molto. Dal tabaccaio all’insegnante, fino alla studentessa, si dichiarano tutti sostenitori del sindaco dalla camicia verde e di Matteo Salvini. E trovare qualcuno che non si sia convertito alla causa leghista è una vera impresa  di Giulia Zaccariello

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