“Io a votare ci sono andato, ma mi sono tappato il naso due volte”. E’ tutto qui lo stato d’animo dei militanti e degli elettori più assidui del Partito democratico a Bologna. A pochi giorni dal flop di affluenza in occasione delle elezioni regionali del 23 novembre, la telecamera del Fatto Tv è andata al Circolo Arci “Benassi”. Un luogo simbolo per tutta la sinistra bolognese, ritrovo da anni per iscritti del Pd e di altri partiti di sinistra, ma anche vecchi partigiani, sindacalisti o semplici avventori. “Non so perché, ma stavolta non ci sono voluto andare a votare”, spiega un anziano avventore del circolo. “Lo ammetto era la prima volta che non ci andavo. Certo che ci tornerò e voterò Pd“. “Chi non va a votare non capisce niente”, dice un altro. “Da ragazzino i fascisti mi correvano dietro. Ero una staffetta partigiana e chi non va a votare spreca una conquista di quelle persone che tra il 1943 e il 1945 per darci il voto libero si sono fatte ammazzare”. Sulle cause della bassa affluenza tutti sono d’accordo su una cosa: “E’ la sfiducia nella politica, ma anche un segnale a Matteo Renzidi David Marceddu

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