“Travolti tutti i risarcimenti ai familiari delle vittime dell’amianto“. Così il legale di parte civile Sergio Bonetto spiega la sentenza con cui la corte di Cassazione ha annullato senza rinvio per avvenuta prescrizione la condanna a 18 anni del magnate svizzero Stephan Schmidheiny. Di fatto, la sentenza cancella tutti i risarcimenti che erano stati stabiliti sia in primo sia in secondo grado di giudizio a Torino. “La tesi del pg – spiega ancora il difensore di circa 400 parti lese – viene accolta totalmente, perché si definisce la prescrizione, che per il reato di disastro ambientale è di 12 anni, in un arco temporale che va dal 1986 (anno del fallimento della Eternit) al 1998″. Bonetto poi, sottolinea con un filo di ottimismo, che “ci sono altri processi in corso e la Cassazione ha in sostanza detto che il maxi processo doveva svolgersi con l’accusa di omicidio, e dunque tenderei a non escludere che il procedimento aperto con questa imputazione possa avere un esito migliore”
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