L’Emilia Romagna va al voto tra alluvione del fiume Po, scandalo spese pazze dei consiglieri e paura dell’astensione. Sei i candidati che si contendono il posto di Vasco Errani, il governatore Pd che si è dimesso dopo la condanna in appello per falso ideologico. Quattro i leader che per la prima volta si sono confrontati in diretta su SkyTg24. Assenti tra le polemiche Cristina Quintavalla (Altra Emilia-Romagna) e Maurizio Mazzanti (Lista liberi cittadini): non erano in studio per problemi logistici (“Non c’era spazio”, ha spiegato l’emittente), ma gli è stato concesso un intervento nel pomeriggio.

Che la campagna elettorale è cominciata e anzi mancano pochi giorni al termine, gli elettori se ne sono accorti forse solo in televisione. L’Emilia Romagna arriva al voto di corsa, dopo un’uscita di scena di Errani e uno scandalo scontrini che ha lasciato un Pd sofferente ma ancora forte sul territorio. L’effetto Matteo Renzi lungo la via Emilia si fa sentire a modo suo: tutti renziani per il bene del partito, i democratici faticano a tornare alle urne e faticano a sopportare le scivolate del partito. I democratici, insieme a Sinistra ecologia e libertà portano avanti la candidatura dell’uomo forte del segretario: Stefano Bonaccini. Nel caos di un rinnovo di via Aldo Moro prima del tempo chi a fatica ne approfitta è il Movimento 5 stelle. Arriva frammentato e con qualche pezzo per strada, ma rivendica la candidatura dell’unica donna in corsa Giulia Gibertoni, prima dei non eletti alle europee di maggio scorso. Ricercatrice precaria, viene da Modena, zona di terremoto, proprio come Bonaccini. La potenziale sorpresa è Alan Fabbri, il sindaco leghista con il codino, a cui si è accodato anche Silvio Berlusconi, e che il segretario del Carroccio Matteo Salvini promuove in ogni puntata tv o tour tra campi nomadi e zone terremotate. Infine il candidato di Ncd e Udc, Alessandro Rondoni, fratello del poeta Davide (già noto nell’ambiente di Comunione e liberazione), che rivendica stretti rapporti con la maggioranza di governo di Alfano ma che in Emilia Romagna può sperare di strappare pochi consensi.sky tg 24In diretta su Sky si sono confrontate quattro idee di amministrazione, quattro teste che hanno affrontato alcune delle questioni centrali della campagna elettorale. Tutti a favore, almeno a parole, dell’abolizione dei vitalizi e tutti per la sospensione della liquidazione per i consiglieri indagati. Hanno detto sì ai tagli voluti da Roma, ma rivendicano attenzione per una Regione che anche se è in cima alle classifiche per efficienza continua a vivere disagi e problemi dovuti alla crisi economica. Secondo un sondaggio Sky – non scientifico ovviamente – a vincere il confronto è stata proprio la Gibertoni con il 43%, davanti a Fabbri (24) e Bonaccini (23).

Tagli alle Regioni: troppi o necessari?
Rondoni (Udc): Bisogna tagliare: tagliare gli sprechi e la spesa improduttiva; intervenire sull’apparato; ridurre la burocrazia e le partecipate. Ci vogliono meno dirigenti di secondo livello, meno assessori. Noi vorremmo chiudere tutte le partecipate. L’Emilia Romagna sta soffrendo, ma i servizi si possono garantire lo stesso.

Fabbri (Lega): Sì c’è da tagliare, ma il governo lo ha fatto in modo indiscriminato. Mentre Renzi va ad accarezzare i koala in Australia, ha tagliato tra le altre cose i fondi per i portatori di handicap. Tra gli sprechi mi viene in mente subito la consulta per gli emiliano romagnoli nel mondo.

Gibertoni (M5s): Bisogna fare attenzione perché i tagli si ripercuotono anche su aspetti fondamentali come il sistema sanitario. Però sicuramente ci sono cose da tagliare, dagli stipendi dei manager pubblici a le partecipate non strategicamente rilevanti. Poi bisogna mettere mano sulle piccole cooperative: vedere se sono di fatto dei posti dove mettere cariche politiche.

Bonaccini (Pd): Ognuno deve fare la sua parte. C’è margine per non avere timore di quei tagli: io l’ho chiamata regulation review. Bisogna intervenire per delegiferare: tagliare le leggi per ridurre burocrazia e tempi. Poi dimezzare le società partecipate perché tagliarle tutte non avrebbe senso. Noi siamo quelli che hanno fatto gli accorpamenti dei comuni e questa è una delle strade percorribili per risparmiare.

Scandalo spese pazze in Regione
Fabbri (Lega Nord): Bisogna dare dignità alla politica. Per quanto riguarda la Lega Nord: noi non abbiamo candidato nessun consigliere uscente. E non dimentichiamo che andiamo a votare perché l’ex governatore è stato condannato in appello. Io credo che tutto il consiglio regionale debba tagliarsi gli stipendi.

Gibertoni (M5s): Quando si entra nel palazzo si crede di essere impunito. Noi non accetteremo più di 5mila euro lordi al mese e rinunceremo ai rimborsi elettorali. Questo chiederemmo anche agli altri gruppi: rimborsi elettorali restituiti e budget di gruppo tagliato.

Bonaccini (Pd): La magistratura ha dovere di indagare. Io ero indagato, mi sono presentato e ho spiegato che i rimborsi che avevo erano tutti inerenti alle mie attività. Le spese che ci contestano come gruppo democratico sono alte perché noi eravamo i più numerosi. Io dico solo di aspettare la fine delle indagini. Io sono stato il primo consigliere regionale a togliermi il vitalizio volontariamente. E ci eravamo già ridotti le indennità.

Rondoni (Ncd): Io sono un volontario della politica, non è un lavoro. Io dico: due mandati sono sufficienti per tutti. In Emilia Romagna con le dimissioni di Errani si è aperta una questione morale. Bisogna dare delle norme precise: la differenza è tra propaganda politica e comunicazione.

Stranieri in Emilia Romagna (13 per cento)
Gibertoni (M5s): Sono il 15 per cento sul territorio. Le politiche sul territorio sono state gestite in maniera sbagliata. Noi non siamo razzisti, ma crediamo che ci siano situazioni che devono essere sanate. La Lega è al governo da 25 anni e sugli stranieri non ha mai fatto nulla. Noi dobbiamo andare verso una integrazione controllata.

Bonaccini (Pd): Sono il 12-14 per cento. Ma io credo che bisogna tornare a fare le cose seriamente: Salvini è un europarlamentare e sono 15 giorni che sta in Emilia Romagna a dire che è un immenso campo nomadi. Quando la Lega Nord era al governo ci furono le due più grandi sanatorie mai fatte per quanto riguarda gli stranieri.

Rondoni (Ncd): Sono il 13,5 per cento. Ma ci vogliono politiche inclusive, senza dimenticare che il principio di legalità è sacrosanto. Noi siamo per una politica che non crei ghetti.

Fabbri (Lega Nord): Sono il 13 per cento. Ed è una delle percentuali più elevate. Non è questione di essere razzisti: deve essere una immigrazione regolare.

Stipendio
Fabbri (Lega): Sì ai tagliare vitalizi e rimborsi elettorali, ma anche gli stipendi dei dirigenti pubblici. Io sono contrario anche a dare la liquidazione ai consiglieri indagati.

Gibertoni (M5s): Noi ci ridurremo lo stipendio, chiediamo l’abolizione dei vitalizi e la fine dei rimborsi. Propongo di congelare la liquidazione di fine mandato per i consiglieri indagati.

Bonaccini (Pd): Se divento presidente azzererò i rimborsi elettorali e le auto blu. Accorciare sempre più la distinzione tra i cittadini e i regionali. La liquidazione di fine mandato ai consiglieri indagati? Si può rivedere.

Rondoni (Ncd): Io sono per dare zero alla politica. Abolire rimborsi, vitalizi e la liquidazione dei consiglieri indagati ma aspettando le sentenze. Il giusto è giusto darlo ma non oltre.

Emergenza maltempo
Bonaccini (Pd): Quello che farò se sarò presidente è mettere mano alla legge 20: anche nella mia Regione si è costruito troppo. Si può costruire, ma dove c’è già urbanizzazione. Noi abbiamo bisogno di città più belle e non più grandi. Mai più consumo di suolo.

Rondoni (Ncd): Anche la Regione deve fare la sua parte. Necessario stanziare fondi e avere un piano di intervento. La custodia del territorio è molto importante.

Fabbri (Lega): Noi proponiamo una banca dati per la sicurezza su tutto il territorio. L’Emilia Romagna deve rivendicare il diritto di essere trattata meglio da Roma. Al di là di questo discorso d’orgoglio, è necessario pianificare e fare i lavori con serietà sul territorio. Io propongo consumo di suolo zero: non essere integralisti, ma con buon senso.

Gibertoni (M5s): Consumo di suolo zero è sostanziale. Non si costruisce più senza deroghe. Ma non solo. Pensiamo alle trivellazioni, all’appennino disseminato di discariche, alle agenzie a livello regionale che non combinano nulla.

Terremoto e fiscalità di vantaggio
Rondoni (Ncd): Si può fare sempre di più e meglio. Io ho toccato con mano una situazione molto critica. E’ necessario essere solidali subito. Bisogna andare velocemente ad aiutare la gente che soffre.

Fabbri (Lega): La ricostruzione è ferma. Uno su quattro ha ricevuto i contributi. Non c’è stato alcun tipo di agevolazione fiscale.

Gibertoni (Ncd): Non ci sono stati vantaggi. Sono zone abbandonate totalmente, con burocrazia eccessiva. Situazione elefantiaca. A questo punto il Pd forse si sta convincendo: sospendere gli studi di settore e andare verso le zone franche.

Bonaccini (Pd): Fabbri in molti dibattiti ha ringraziato la Regione perché le aziende sono ripartite, perché tanto è stato fatto. Andate a vedere come Bossi e Berlusconi hanno ricostruito a L’Aquila e poi venite a vedere quello che è successo in Emilia Romagna.

Ha fatto bene Errani a dimettersi? E gli indagati per spese pazzi non dovrebbero candidarsi?
Fabbri (Lega): Errani ha fatto il minimo sindacale a non ricanddiarsi. Questa campagna elettorale è stata molto sottotono perché c’è un sistema in Emilia Romagna perché non si vuole ricordare gli elettori quello che è successo e perché il Pd crede di avere un bacino elettorale molto ampio. Noi vogliamo portare aria fresca nuova e cercare di ripartire. Gli indagati (Fabbri ne ha 6 in lista ndr) ? Dovreste chiederlo a loro.

Gibertoni (M5s): Errani ha fatto bene a dimettersi? Io mi chiederei piuttosto se ha fatto bene a ingannare la Regione. La questione è quella di una morale messa sotto i piedi. Siamo gli unici a non avere indagati in lista.

Bonaccini (Pd): Errani è stato condannato per falso ideologico. Ha fatto un gesto, anche se non era costretto, giusto e in linea con una persona che ha voluto mettere le istituzioni davanti al suo destino personale. Gli indagati che abbiamo in lista (sono quattro ndr) mi auguro che abbiano spiegato ai magistrati il perché delle loro spese.

Rondoni (Ncd): L’Emilia Romagna è stata terremotata dalle dimissioni di Errani. Sono un fatto politico dovuto. Io rispetto la magistratura e spero che gli indagati possano dare le giuste spiegazioni.

Sanità
Gibertoni (M5s): Ci sono problemi anche in Emilia. E’ una sanità che va integrata. Invece il Pd va in un’altra direzione. Nelle ipercoop della nostra Regione si invita a tesserarsi in cambio di visite: questo fa pensare che per avere la sanità bisogna pagare.

Bonaccini (Pd): Noi vogliamo estendere la sanità e tenere aperti gli ambulatori nei weekend per abbattere le liste d’attesa. Siamo i primi per qualità della sanità erogata in Italia, terza in Europa. Non chiuderemo nessun ospedale, anche nella sanità migliore d’Italia.

Rondoni (Ncd): Noi diciamo basta nomine politiche nella sanità. Sanità vuol dire abbattere i tempi delle visite. Vogliamo un modello tipo la Lombardia e il Veneto e c’è un bel patto pubblico e privato. E vogliamo ricambiare fino alla medicina digitale.

Fabbri (Lega): Sanità d’eccellenza fino a qualche anno fa. Ma c’è una politica del territorio che viene trascurata. Ci sono le corriere di anziani che vanno a Padova a fare le visite specialistiche. Necessario lavorare con il privato.

Lavoro
Bonaccini: Necessario arrivare alla piena occupazione. Siamo la Regione che spende meglio i fondi europei. Ci sono comparti come l’agroindustria, la moda, il manufatturiero che stanno volando per coloro che esportano. Buoni nuovi lavori? Agroindustria e agroalimentare.

Rondoni (Ncd): I posti di lavoro li garantiscono le imprese. Noi vogliamo dare 100 milioni di euro per poter pagare fornitori, merci e indipendenti. E poi bisogna cambiare il monopolio della formazione e dell’aprendistato. E andare a prendere i soldi in Europa.

Fabbri (Lega): Noi per aiutare lavoratori e imprese vogliamo riflettere soprattutto sulla tassazione. Per quello che riguarda agricoltura e fondi europei sono essenziali. I soldi vanno redistribuiti in tutta la Regione.

Gibertoni (M5s): Noi stiamo lavorando ad un reddito di cittadinanza regionale: per chi è inoccupato ed è da almeno 36 mesi in Regione. Ci stiamo lavorando con i parlamentari a Roma. Dobbiamo tornare a mettere al centro il piccolo e il micro. Viviamo in un sistema in cui si soffocano le piccole realtà.

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