“Marchionne? Di macchine non capisce nulla, prova ne è che altrimenti ne avrebbe fatta qualcuna. Non è un produttore ma un finanziere che per ora ha fatto bene solo alla famiglia Agnelli. E’ un signore svizzero che qualche volta lavora in Italia”. Così, intervistato nello studio di Porta a Porta, il patron di Tod’s Diego Della Valle torna all’attacco dell’amministratore delegato di Fca.

Incalzato da Bruno Vespa riguardo a vecchie tensioni con il premier Matteo Renzi e Marchionne, che quest’estate ha definito “due grandissimi sòla”, l’imprenditore e azionista della società del treno Italo, Nuovo trasporto viaggiatori, ha ribadito il concetto sperando di aver attaccato il premier “quando disse che Marchionne era un esempio per il Paese. Bé, quella era una sòla assoluta, una fregatura”. E alla “gente a casa in difficoltà non bisogna proporre miti che non esistono”. E ancora: “Marchionne ha sbagliato approccio con il Paese, ha messo in pedi un referendum offensivo per i suoi lavoratori. Di imprenditori che la pensano come me e che giudicano quel referendum intollerabile ce ne sono tantissimi. Fu una cosa bruttissima”.

Ma il presidente della Tod’s ne ha anche, ancora una volta, per la famiglia Agnelli: “Ha avuto tutto da questo Paese e ora che il Paese ha bisogno di loro vanno via alla chetichella. Se ne vadano pure, ma almeno che non giudichino”. Chiaro riferimento alla fusione di Fiat con Chrysler e alla recente decisione di quotare in Borsa a New York la Ferrari: solo pochi giorni fa Della Valle aveva detto che la mossa risponde alla necessità di “ripianare i debiti” di Fca.

Infine il nuovo auspicio di elezioni anticipate: “Io sarei per andare alle elezioni prima possibile perché oggi il Paese è incartato”. “Con le elezioni, se fanno una legge elettorale che ci permette di scegliere, possiamo scegliere chi ci governa. Io spero che qualcuno vinca e che abbia la forza necessaria per governare”.

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