Evito di entrare nelle previsioni del premio Nobel per l’Economia Beppe Grillo che ci ha proposto di fare la fine dell’Argentina“. Lo dichiara Matteo Renzi, ospite di “Porta a porta”, su Rai Uno. “Il M5S poi” – continua – “ha denunciato il patto del Nazareno. Quando si fa una cosa del genere, standing ovation… si vince il premio “idiozia dell’anno“. Si va a denunciare un atto parlamentare. La verità è che stragrande maggioranza dei deputati grillini vuole contribuire al bene del Paese. La stessa legge elettorale va nella direzione di alcuni suggerimenti venuti anche da Di Maio e Toninelli. Quando l’hanno capito, gli altri hanno liberato uno di quelli più estrosi, come quello delle sirene e dei microchip, e hanno detto: ‘Vai a denunciare il patto del Nazareno in procura’”. Il premier poi sottolinea: “Non siamo sull’orlo del baratro, come pensa qualcuno. La nostra situazione del debito è difficile, ma l’Italia non è il Titanic che sta per affondare. Deve avere solo il coraggio di togliersi un po’ di polvere di dosso”. Parole di encomio per Giorgio Napolitano: “Non gli ho chiesto di restare per un atto naturale di rispetto. Il presidente della Repubblica lo vedo molto lucido, presente, determinato e consapevole delle sue prerogative. Deciderà lui quando dimettersi, ma leviamoci dalla testa che è stanco. Le sue valutazioni ce le comunicherà”. “Le sarebbe piaciuto che Napolitano inaugurasse l’Expo?”, gli chiede Vespa. Renzi risponde: “Vediamo cosa accadrà, magari la stupirà e va avanti più di quanto lei pensadi Gisella Ruccia

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