Dopo i due pensionati uccisi in Liguria da una valanga di fango e detriti, un’altra giornata di maltempo ha provocato due vittime. Si tratta di un uomo di 70 anni, residente a Bodio Lomnago, in provincia di Varese, che è stato ripescato senza vita dai sommozzatori dei vigili del fuoco, dopo essere caduto nel Lago Maggiore a Ispra (Varese) e di un 66enne, travolto da una frana nel Biellese in località Crevacuore.  

E l’allerta meteo prosegue, specialmente in Lombardia e Liguria. A Milano esondano Seveso in zona Niguarda e il fiume Lambro. Caos anche alla stazione ferroviaria Garibaldi, mentre la circolazione è paralizzata in tutta la provincia di Monza e Brianza. Allagate la stazione di Varese ed un tratto della A8 e treni sospesi in diverse aree di Liguria, Piemonte e Triveneto. Resta alto l’allarme per il livello del lago Maggiore, in continua crescita dopo l’esondazione a Verbania. Si sono verificati anche frane e allagamenti in provincia di Novara e Biella – dove il carcere è rimasto allagato per alcune ore – mentre a Genova – dove il black out provocato dalla pioggia, all’aereoporto Cristoforo Colombo ha bloccato per alcune ore l’attività della torre di controllo impedendo agli aerei di atterrare – si sono allagati sottopassaggi in centro città.

Il fiume Po, che ha rotto gli argini fra le province di Lodi e Piacenza, nelle prossime 48 ore raggiungerà, nel tratto lombardo-emiliano e veneto livelli di criticità moderata. Problemi anche nell’Alessandrino al confine con la Liguria: 150 persone sono state evacuate dalle loro abitazioni in Val Borbera. Case evacuate anche in Friuli Venezia Giulia, a Tarcento (Udine), allagamenti in Veneto, acqua alta a Venezia; all’Isola d’Elba due persone sono state salvate da un’esondazione. Infine, in Puglia una tromba d’aria ha sradicato 200 ulivi monumentali.

Frana nel Biellese: muore un 66enne – Un morto e un ferito a causa di una frana nel Biellese. La vittima è Brunello Canuto, 66 anni, mentre Marco Fava, 59, è riuscito a non farsi sommergere dal fango ma è stato portato in condizioni critiche al Sant’Andrea di Vercelli. Secondo le prime informazioni, i due erano usciti per osservare l’acqua che scendeva dal pendio vicino alle loro abitazioni. La Protezione civile segnala possibili frane nella frazione di Sostegno, Crevacuore, Valle Mosso, Strona, Broglio, Valle San Nicolao, Zubiena, Mezzana e Trivero.

Tre ore di blackout e sotterranei allagati nel carcere di Biella. Un detenuto è rimasto bloccato nell’ascensore di servizio e sei agenti di polizia penitenziaria sono rimasti bloccati tra due cancelli automatici. “Fa sempre una certa impressione toccare con mano l’inadeguatezza delle infrastrutture penitenziarie”, ha detto Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp, sindacato autonomo di polizia penitenziaria.

Milano, esondano Seveso e Lambro –  Milano vive una nuova giornata di emergenza con l’esondazione dei fiumi Seveso e Lambro, mentre in tutta Lombardia la pioggia continua a cadere incessante, portando fiumi e laghi a uscire dagli argini, con conseguenze pesantissime, a partire dalla morte di un uomo di 70 anni, caduto nelle acque del lago Maggiore, a Ispra, mentre tentava di ormeggiare la sua barca.  “L’esondazione di Seveso, Lambro e altri fiumi lombardi è alquanto rilevante – ha twittato l’assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran – Sarà una serata di forti disagi”.

In città il Seveso è esondato una prima volta alle 15.20, nella zona di Niguarda, mentre la seconda esondazione, più ampia, è arrivata fino a viale Fulvio Testi, viale Zara e la circonvallazione di viale Marche, con disagi alla circolazione: autobus deviati, due fermate della metro 5 irraggiungibili, sottopassi chiusi. Un’ora dopo il Seveso è esondato anche il Lambro. Le tre comunità presenti al parco Lambro – fra cui anche Exodus di don Antonio Mazzi – sono state evacuate ed è stato allestito un centro sportivo per l’accoglienza delle persone, molte delle quali anziane e malate. “Ci hanno spediti via tutti – ha raccontato don Mazzi -. Purtroppo è entrata l’acqua e ci siamo spostati. In una settimana ci sono stati tre preavvisi e una spedizione: non è possibile vivere così”.

Sessanta le pattuglie della Polizia locale impegnate per l’esondazione, in aggiunta alle squadre dei vigili (40 per il Seveso, 20 per il Lambro), 7 equipaggi della Protezione civile comunale, uomini e mezzi del servizio idrico integrato di Atm, Amsa, Milano Ristorazione, Croce Rossa. I fiumi hanno creato disagi anche a Monza e Sesto San Giovanni, ma, nel caso del Seveso, secondo le previsioni il livello delle acque dovrebbe scendere dopo la mezzanotte. Intanto il Comune di Milano per giovedì 13 novembre invita i cittadini a usare i mezzi pubblici e non le auto e ha disposto la chiusura delle scuole in zona 9.

I laghi – Anche il lago Maggiore è uscito dagli argini e un uomo è stato ripescato, senza vita, dai sommozzatori dei vigili a Ispra (Varese). E’ un 70enne, residente a Bodio Lomnago, in provincia di Varese. Quando è caduto stava sistemando le cime della sua barca, ormeggiata nel porto del paese sul Lago Maggiore, che rischiava di andare alla deriva. Sempre nel varesotto, a causa dell’esondazione del fiume Tresa è stata evacuata la caserma dei vigili del fuoco di Luino (Varese). A Varese si è allagata la stazione delle Fs creando problemi ai passeggeri. Allagamenti poi in più sedi ferroviarie delle Milano-Varese e Milano-Lecco-Bergamo, che hanno provocato ritardi ai treni fino a 30 minuti. Per quanto riguarda il traffico stradale disagi in alcuni tratti della A/8 Milano-Varese per l’esondazione sulla carreggiata del torrente Arnetta, tra Castronno e Cavaria.

Il lago di Como è esondato nelle piazze del centro. Sotto osservazione in provincia il livello del lago di Pusiano e del fiume Lambro in particolare nell’abitato di Merone. Numerose le segnalazioni di frane, smottamenti e allagamenti.
Per la piena del fiume Ticino, cresciuto per tutta la giornata al ritmo di 4 centimetri l’ora, il Ponte di Barche di Bereguardo è stato chiuso al traffico. Poco prima delle 17 il fiume faceva segnare il livello di più 1,70 metri sullo zero idrometrico, a pochi centimetri dal primo di stato di pre-allerta che scatta a più 1,80. Nel pomeriggio la Protezione Civile della Lombardia ha diramato la “criticità moderata per rischio idraulico localizzato sul fiume Po” anche per la provincia di Pavia oltre che per quelle di Cremona e Mantova. Il maltempo colpisce duramente anche in Lomellina, con il Sesia esondato a Palestro, campagne sott’acqua e cascine isolate.  La Regione consiglia di “non mettersi in viaggio se non strettamente necessario e quindi di restare assolutamente lontani dai corsi d’acqua e dai laghi e non sostare sui ponti”

Piemonte, allarme per il livello dei laghi – Il lago d’Orta è cresciuto di 45 centimetri in un solo giorno mentre nelle ultime 12 ore il lago Maggiore si è innalzato di circa 3 centimetri all’ora. Una piena, quella del lago Maggiore, che potrebbe superare i valori record del 2002. Sott’acqua l’Isola BellaBelgirate, Meina, Lesa hanno deciso di chiudere le scuole giovedì 13 e venerdì 14, mentre a Verbania le scuole resteranno chiuse solo giovedì. Preoccupante aumento del livello dei fiumi nelle provincie di Verbania, Vercelli, Biella e Novara. Esondato il fiume Sesia nei pressi di Prarolo. Nell’Alessandrino l’Orba ha raggiunto i livelli di attenzione a Basaluzzo e a Casal Cermelli. Registrati incrementi del livello del fiume Po nelle sezioni da San Sebastiano (Torino) a Isola S. Antonio (Alessandria) con valori al momento al di sotto della soglia di attenzione. Circa 150 persone isolate nelle frazioni di Borghetto Borbera, in val Borbera, a causa della chiusura delle strade provinciali della valle. In provincia di Biella le scuole superiori giovedì resteranno chiuse. Per elementari e medie, invece, saranno i sindaci a decidere caso per caso. 

Venezia, allagata piazza San Marco – L’acqua alta sale a 102 centimetri e piazza San Marco, la zona più bassa della città, continua ad essere allagata. Passerelle per veneziani e turisti. Alla diga sud del Lido la marea ha raggiunto i 106 centimetri. Il Centro Maree da giorni aveva segnalato la possibilità del ripetersi di alta marea. Per giovedì si prevede una marea in calo (massimo 80 centimetri) per poi tornale alla normalità entro venerdì.

Liguria, ancora frane e allagamenti. A Leivi, dove è morta una coppia di anziani travolti da una frana di fango, sono oltre trenta gli sfollati e manca elettricità e acqua in gran parte del Comune. I due coniugi, Carlo Arminise, 73 anni, e Franca Iaccino, 69, sono stati recuperati tra le macerie della loro casa. Dopo il ritrovamento dei cadaveri, il pubblico ministero Biagio Mazzeo ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, mentre i vigili del fuoco hanno sequestrato l’area.

Disagi anche nel nord-est. Le forti perturbazioni e l’ingrossamento dei fiumi ha portato a numerosi allagamenti nel veneziano. La piena del Cormor, che ha toccato i comuni di Castions di Strada, Talmassons, Carlino e Muzzana del Turgnano, minaccia la linea ferroviaria tra Venezia e Trieste, chiusa per precauzione. I vigili del fuoco sono intervenuti a Portogruaro per evacuare due comunità alloggio dell’Usl 10 dedicata alla cura dei disturbi del comportamento alimentare e del peso. L’esondazione del torrente Varma ha causato l’interruzione della strada strada SR251 della Valcellina. Bloccate anche le provinciali 99, 7 e 39. A Tarcento e Montenars, le frane hanno causato l’evacuazione di, rispettivamente, 14 famiglie e 8 persone.  È allarme piena anche per i fiumi Tagliamento e Livenza. Nella serata di martedì, il presidente del Friuli, Debora Serracchiani, ha dichiarato lo stato di calamità naturale.

In 100 bloccati sulla portaerei Cavour – Circa 100 persone, tra autorità e giornalisti, bloccate per alcune ore a bordo dalla portaerei Cavour, ormeggiata a circa un miglio dal porto di Ortona (Chieti), a causa del mare forza 3 che ha mandato all’aria il rientro in porto previsto per le 15 di oggi. Non sono pochi coloro che, colpiti dal mal di mare, hanno dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale della portaerei. Dureranno fino a sera inoltrata le operazioni di trasbordo via elicottero dalla portaerei all’aeroporto di Pescara: avvengono con due mezzi da 4 e 5 posti, ogni 40 minuti.

A lasciare con i primi voli l’ammiraglia della Marina Militare – a largo di Ortona fino a venerdì per eventi educativi e istituzionali – le persone che hanno sofferto per il mal di mare e chi ha urgenze lavorative e familiari. Hanno lasciato la nave anche il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e il capo di Stato Maggiore, l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi. Massima l’ospitalità a bordo da parte della Marina Militare che ha messo a disposizione le sue strutture.

Oggi autorità e giornalisti erano sulla Cavour per il primo degli appuntamenti della tre giorni ortonese in occasione dell’accordo di collaborazione siglato tra la Regione Abruzzo e la Marina Militare che prevede almeno 16 punti interesse che saranno oggetto di comuni azioni, dallo sviluppo di progetti per la rigenerazione di ambiti urbani ed extraurbani al potenziamento delle infrastrutture e della tecnologia supporto della logistica in ambiti portuali. La nave, lunga 244 metri e larga 34, resterà a Ortona fino a dopodomani. Oltre alle visite istituzionali, sono previsti incontri e convegni, uno dei quali, previsto per venerdì, dedicato alla Macroregione Adriatica, con la partecipazione dei rappresentanti istituzionali delle diverse aree interessate.

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