Un nuovo libro che parla che della relazione tra Gesù Maria Maddalena, della loro famiglia e dei loro figli. Gli autori del nuovo libro intitolato “The Lost Gospel” sostengono di aver portato alla luce un nuovo documento che risale al 570 dc che sostiene che Gesù Cristo avrebbe avuto due figli da Maria Maddalena, donna che avrebbe sposato. Uno dei due figli sarebbe stato un suo grande seguace e sarebbe stato presente al momento della crocefissione e al momento della scoperta della sua tomba vuota. Il manoscritto rinvenuto è stato scritto in siriaco – lingua usata in Medio Oriente tra il IV e l’ XVIII secolo – con delle parti in aramaico, lingua di Gesù.

Il libro scritto da Barrie Wilson, docente canadese di studi religiosi, e Simcha Jacobovici, scrittore israelo canadese, sta suscitando non poche polemiche. Dopo anni di studio gli autori sostengono che ci sia parte di verità in quel manoscritto che per anni è stato negli archivi della British Library di Londra. I due personaggi principali Giuseppe e Aseneth altro non sarebbero che Gesù e Maria Maddalena. Altri testi della letteratura, uno su tutti Il Codice da Vinci, avevano avanzano ipotesi simili attirando le ire dei vertici ecclesiastici. Javobovici dichiara che il manoscritto, che è composto da ventinove capitoli, sarebbe un nuovo Vangelo. Il testo racconta di un matrimonio durato sette giorni con la benedizione del faraone d’Egitto che guardando Aseneth avrebbe dichiarato:” Beati voi dal Signore Dio di Giuseppe, perché egli è il primogenito di Dio, e sarai chiamata la Figlia di Dio Altissimo e la sposa di Giuseppe ora e per sempre ” Negli anni successivi Aseneth avrebbe concepito due figli: Manasseh e Ephraim. Jacobovici spiega che dopo che l’imperatore romano Costantino ordinò di distruggere tutti i vangeli, resistettero al filone cristiano sostenuto dall’imperatore solo quelli di Marco, Luca, Matteo e Giovanni.

Il documento rinvenuto è preceduto anche da una lettera di presentazione, scritta nel VI ° secolo, che sostiene che il documento ha un ‘significato interiore’ su ‘il nostro Signore, il nostro Dio, il Verbo’. Gli autori del nuovo libro sottolineano che su alcune pagine del manoscritto c’è una linea che in siriaco stava ad indicare censura. Negli anni il dibattito è sempre stato molto vivo sulla storia di Gesù. Nel 1213, per esempio, la cronaca registra che gli abitanti di Béziers, nel sud della Francia, erano stati bruciati vivi quattro anni prima per ‘la loro scandalosa affermazione che Maria Maddalena e Cristo erano amanti’. Solo due anni fa, il professore di Harvard Karen L. King ha dichiarato che aveva trovato un frammento di papiro – probabilmente proveniente dall’Egitto – chiamato ” Il Vangelo della moglie di Gesù”. In esso, ci sono delle parole scritte in copto (una lingua egiziana), dicendo: ‘Gesù disse loro: “Mia moglie. . . “‘

Altro spunto intrigante del libro è il passo dove Jacobovici e Wilson sostengono c’era un complotto per uccidere Gesù da un rivale d’amore 13 anni prima della Crocifissione. Nel manoscritto pare che vi sia specificato che il figlio del faraone voleva sposare Aseneth e avrebbe pianificato di uccidere Giuseppe e i loro figli, ma è stato sventato dai fratelli di Giuseppe. Jacobovici identifica l’uomo come figlio adottivo di Tiberio imperatore romano, che era in Galilea, quando Gesù era lì. La Chiesa in Inghilterra sostiene che il manoscritto è frutto della fantasia e non può essere un Vangelo. Gli autori rispondono :”Non si può ignorare l’evidenza, le prove ci sono.'” “The Lost Gospel” di Simcha Jacobovici e Barrie Wilson è stato pubblicato da Pegasus Books.

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