“Domani Beppe Grillo sarà a Bruxelles, dal punto di vista legale-amministrativo uscire dall’Euro si può, attraverso una proposta di legge popolare per la quale raccoglieremo le firme, e che inserisce una norma transitoria in Costituzione per fare questo referendum specifico”. Andrea Cecconi  annuncia l’iniziativa del leader del M5S, durante la presentazione della ‘finanziaria buona‘: una vera e propria manovra ‘ombra’ a quella del governo ricca di oltre 600 emendamenti. La proposta prevede di sforare il tetto del 3% arrivando ad un disavanzo del 4,4% sul Pil. “Esattamente al livello della Francia“, sottolineano Laura Castelli e Giorgio Sorial. E poi il reddito di cittadinanza “che costerebbe 20 miliardi, tutti regolarmente coperti” e l’abolizione della riforma Fornero delle pensioni che costerebbe altri 19 miliardi. Nel complesso la manovra avrebbe un peso complessivo nel 2015 di 18,6 miliardi tra entrare e risparmi e di 54,3 miliardi di uscite e minori entrate. “Questa del M5S è la sfida in cui dimostriamo di poter essere una vera e propria forza di governo: possiamo davvero ‘rialzarè il Paese liberandolo dai lacci dei parametri europei”, afferma il capogruppo 5 Stelle alla Camera, Andrea Cecconi  di Manolo Lanaro

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