Contro il moralismo e la politica sessuofoba in India c’è la protesta del bacio, “Kiss of Love”, finita con 70 arresti. A una settimana dalla prima manifestazione organizzata nello stato meridionale del Kerale, nelle strade di New Delhi centinaia di giovani, soprattutto studenti universitari, si sono riversati in strada per rivendicare il diritto a baciarsi in pubblico, vietato dalla legge. La manifestazione segue quelle già organizzate in altre città dell’India, dopo che le autorità hanno deciso di chiudere un bar a Kochi considerato per questo motivo un luogo di perdizione.

Il nuovo governo di Narendra Modi sta cercando di dare una svolta conservatrice al Paese, anche e soprattutto sulla questione etica o morale. Per questo motivo l’iniziativa ha trovato l’opposizione dei partiti e delle organizzazioni della destra conservatrice indiana, che hanno organizzato una contromanifestazione che ha portato anche a momenti di tensione quando i due gruppi sono venuti a contatto.

La manifestazione segue quelle già organizzate in altre città dell’India, dopo che le autorità hanno deciso di chiudere un bar a Kochi

Quando le coppie, tra cui alcune gay, si sono incontrate vicino alla stazione della metropolitana di Jhandewalan, gli oppositori si sono avvicinati al corteo intonando slogan e cori di minaccia, a “protezione dei sani valori” della cultura indiana. Temendo un possibile scontro, la polizia è intervenuta arrestando circa 70 giovani, per lo più di movimenti universitari di sinistra, che comunque sono stati rilasciati non molto tempo dopo.

Anche la settimana scorsa circa 50 dimostranti erano stati arrestati durante l’iniziativa, organizzata nello stato meridionale del Kerala e pubblicizzata con successo su Facebook. La manifestazione era stata proibita dalle autorità a causa dell’ondata di polemiche che avevano accompagnato l’annuncio e anche da un ricorso a un tribunale.

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