“Hope”, speranza. È la scritta che si trova su un palazzo di Monrovia, capitale della Liberia, uno dei posti più colpiti dall’ebola. Nella baraccopoli di West Point le persone vivono senza acqua, senza luce e senza servizi igienici privati. Il virus ha fatto migliaia di vittime. E con l’inizio dell’epidemia si è scatenato il panico. Bobby Doe, 46 anni, nel giro di due settimane ha perso moglie, figlio, cognata e cognato. Wellington, giovane economista, recupera il corpo di un bambino di 8 mesi, avvolto in un piccolo sacco di plastica bianca, davanti agli occhi della madre di 16 anni, in lacrime. Il reportage esclusivo di Francesca Di Stefano e Pablo Trincia

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