Parto per Jaipur dove da qualche anno con Vivere con lentezza, lavoriamo nelle bidonville con ragazze e ragazzi di strada.

Lì abbiamo messo in piedi delle scuole sotto l’albero che con il permesso delle famiglie, consentono a qualcuno di accedere alle basi dell’istruzione, nella speranza che quando questi ragazzi saranno più grandi riescano ad avere una vita non necessariamente legata a furti, prostituzione, elemosine, spaccio e le ragazze non siano vendute come spose bambine. Manco da gennaio di quest’anno, ma da allora alcune cose sono cambiate : Narendra Modi è al Governo, l’economia indiana sembra rallentare e Massimiliano Latorre, uno dei nostri marò è a casa in malattia. Questo è quanto da qui più o meno si viene a sapere dell’India, oltre a qualche buona o cattiva notizia circa la violenza sulle donne.

Proprio dall’India, o meglio dal problema del rimpatrio di Salvatore Girone sembra voler partire il neoeletto ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Non conosco le motivazioni che hanno spinto Gentiloni a quella dichiarazione, ma non riesco a trovarla poco più che una boutade. Non occorre essere particolarmente esperti per rendersi conto che le tematiche che il capo della Farnesina dovrà affrontare sono tante e tutte molto complesse.

Quirinale, giuramento Paolo Gentiloni nuovo Ministro degli Affari Esteri

Provo a buttare lì una mini agenda: la Svezia ha deciso di riconoscere la Palestina e lo stesso sembra di avviarsi a decidere la Gran Bretagna, che cosa pensa in proposito Gentiloni? A me non sembra una cattiva idea. Siamo circondati da guerre di cui sembriamo disinteressarci, pensa il ministro di sviluppare una qualche politica per favorire un processo di pace?

Francamente essere partiti dal problema dei marò, mi sembra un tentativo di captatio benevolentiae un po’ cinico, ma anche un’uscita improvvida, in una situazione nella quale è facilissimo compiere nuovi e gravi errori. A proposito i nostri militari continuano a fare azione antipirateria sulle navi da carico? Se sì, forse sarebbe il caso di riveder le regole di ingaggio, onde evitare di ritrovarci in nuovi incidenti diplomatici.

Gentiloni è una persona colta, con esperienza, potrebbe anche fare bene, spero tiri fuori un po’ di intraprendenza e non si perda nelle beghe di partito.

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