Avrebbe voluto esserci anche lui alla Leopolda di Matteo Renzi per “metterlo in guardia dai rischi”, ma anche perché il Partito del presidente del Consiglio gli ricorda tanto “Forza italia agli inizi”. Marcello Pera, ex presidente del Senato e tra i primi ad aderire a Fi, in un lungo articolo su Libero dà la sua benedizione al renzismo e ai suoi effetti sull’Italia (ma anche sulla destra). Insomma per Pera, Renzi ce la farà “perché sono gli italiani che hanno capito che il mondo ha cambiato verso”. Ma bisogna stare attenti: “La rivoluzione è una bestia che non richiede distrazioni”. Forse ci vorrebbe un’opposizione per sollevare alcuni problemi, “ma Berlusconi ha consegnato la bandiera a Renzi”. L’ode di Pera al leader democratico passa per gli scontri con costituzionalisti e sindacati e arriva addirittura al parallelo con Mussolini.

L’immagine della Camusso che mette i gettoni dentro l’iphone e l’esponente della minoranza dem Stefano Fassina allo zoo mentre a Firenze si riunisce il governo: sono questi gli slogan che hanno fatto venire gli occhi lucidi a Pera. O almeno così scrive: “Visto con i nostri occhi, a quel tempo luccicanti, oggi lacrimosi, merita un applauso”. E allora “bravo Sandro Bondi” che per primo vide nel sindaco di Firenze l’enfant prodige di un’Italia in ginocchio. O anche il refrain di una musica del passato di quando gli azzurri volevano cambiare il Paese: “Gli slogan di Renzi mi ricordano quelli lanciati da Fi agli inizi, quando si cercava di far capire che la rivoluzione liberale era incompatibile con i vecchi assetti istituzionali e economici dell’Italia. Oggi Forza Italia non c’è più, perché tutte le sue parole d’ordine se le è prese Renzi. Per questo mi sarebbe piaciuto essere alla Leopolda: per ricordare a Renzi le nostre esperienze, per arricchire il suo vocabolario di nuovi concetti e per metterlo in guardia dai rischi”. E ancora: “Avrei voluto esserci per dirgli, con l’autorità, mi rendo conto, del vecchio reduce rincoglionito, attenti agli errori delle cose dette e non fatte o fatte solo a metà e male”.

Ma se il partito di Renzi ricorda a Pera la Forza Italia del passato, il parallelismo che si immagina per il presidente del Consiglio non è certo con Berlusconi. Ed elenca i meriti del presidente del Consiglio: “Chi ha avuto il coraggio di dire agli intellettuali che sono superati? Chi osato sfidare il presidente della Repubblica e poi farne un suo seguace? Chi ha osato prendere di mira magistrati e sindacati?”. E così via altre gesta di Renzi fino alla comparazione, con tanto di citazioni, con Benito Mussolini. “Uno che aveva detto e fatto cose analoghe c’era già stato: ma si era nel 1922”. E nella testa di Pera, il duce che disse: “Maestà vi presento l’Italia di manipoli”, e poco diverso dal premier che disse a Napolitano: “Ecco l’Italia delle primarie”. Segue lungo elenco di “similitudini”: “Italiani in marcia” a Pera ricorda “Italiani cambiamo verso“, tanto per fare un esempio. Perché i due hanno: “la stessa età, il simile cipiglio, il medesimo tono irridente”. Lunga argomentazione, salvo poi specificare: “Si dicono queste cose non per insinuare che Renzi sia come quel Tale. Piuttosto si richiamano queste analogie con l’epoca di quel Tale per ragioni analitiche e predittive: per dire che Renzi ha innescato una rivoluzione reale in sostituzione della rivoluzione verbale di Berlusconi”.

Gli occhi ora “lacrimosi” sono piuttosto per Forza Italia. “Quella a suo tempo queste cose le aveva capite, ma ormai è andata. La verità inconfutabile l’ha detta la signora Marina, in un vertice familiare alla presenza di Silvio, Gianni, Fedele, Ennio: ‘Papà se il partito deve essere un problema, meglio liberarsene’. E siccome è un problema, Berlusconi se ne è liberato. Ha passato la parola e consegnato la bandiera a Renzi”. Subito la smentita della figlia dell’ex Cavaliere: “In un intervento di Marcello Pera su Libero, mi viene attribuita – e non è la prima volta – una frase relativa alla possibilità di ‘liberarsi’ di Forza Italia. È una frase che naturalmente non ho mai pronunciato, è un pensiero che naturalmente non ho mai avuto, e dispiace che si dia credito a simili sciocchezze”.

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