Possibili disagi nel settore trasporti: in tutta Italia bus, tram, metropolitane e ferrovie aderenti ai sindacati di base Usb e Unicobas si fermeranno per aderire allo sciopero generale contro il Jobs Act e la legge di stabilità del governo. In particolare per quanto riguarda il trasporto ferroviario protesta l’Orsa: i macchinisti si fermeranno dalle 9 alle 17. Le Frecce di Trenitalia, fa sapere l’azienda, circoleranno in modo regolare. Per i treni a lunga percorrenza sul sito delle ferrovie è stato pubblicato l’elenco dei treni cancellati. Probabile adesione allo stop anche da parte dagli operatori della scuola e degli asili nido che comunque hanno registrato un numero esiguo di adesioni. Dalle prime stime dell’Usb un milione i lavoratori ha aderito allo sciopero, nel settore dei Trasporti la media nazionale, sempre secondo il sindacato, è del 60%.

I cortei nelle piazze italiane
Nella mattinata del 24 ottobre è partito da piazza dell’Esquilino, diretto a piazza Santi Apostoli, il corteo dei sindacati organizzato a Roma. In testa i lavoratori della compagnia aerea Meridiana che hanno esposto un grosso striscione con le foto del premier Renzi, del ministro per la Pubblica Amministrazione Madia e dell’amministratore delegato Fiat Marchionne. Sotto le loro immagini la scritta: “Licenziamoli per giusta causa”. Il presidente del Consiglio e della Bce Mario Draghi sono stati rappresentati come fantocci anche dai lavoratori iscritti ai sindacati di base in corteo a Bologna partito da Piazza XX Settembre per raggiungere in tarda mattinata la sede bolognese di Unindustria, dove è stato fatto un presidio. La giornata di agitazione ha riguardato in città anche altri i servizi pubblici come sanità e uffici amministrativi.

I numeri delle adesioni dalle stime Usb
Un milione di lavoratori si è unito allo sciopero generale secondo il sindacato. L’adesione a Napoli si attesta al 100%: nel capoluogo campano si sono fermate tutte le società del trasporto pubblico locale. Alte le percentuali anche a Trento, con una media del 90%. A Bologna e Forlì fermi il 70% dei bus; in Emilia Romagna il 90% dei treni è stato soppresso. A Roma bloccati il 70% dei bus e stessa percentuale per il trasporto urbano e extraurbano di Venezia. Oltre ai trasporti hanno sofferto anche altri servizi pubblici con “sportelli chiusi o a singhiozzo nei comuni, nella sanità e negli uffici territoriali, con forte adesione in INPS. Risposta dei lavoratori pubblici al blocco dei contratti e alla riforma Madia” hanno detto i sindacati. 

La viabilità a Roma e Milano
A Roma lo sciopero interessa Atac, Roma Tpl e Roma Servizi Mobilità. L’Agenzia per la mobilità ha fatto sapere che ha aderito allo stop il 14% dei dipendenti. Le due linee della metro, A e B sono attive con possibili riduzioni di corse compresa la linea Termini-Giardinetti. Sono chiuse, invece, la Roma-Lido e la Roma-Viterbo. Per tram e bus invece sono possibili cancellazioni di corse o sospensioni di linee. Regolare la circolazione a Milano sulle linee 1, 2, 3 e 5 della metropolitana. La prima fascia dello sciopero è iniziata alle 8.45 e andrà avanti sino alle 15 ha comunicato l’azienda dei trasporti cittadina Atm, mentre la seconda fascia è prevista dalle 18 al termine del servizio.

I disagi nel trasporto aereo
Le astensioni nel settore pubblico e privato hanno causato invece problemi per il trasporto aereo nell’aeroporto internazionale capitolino: la compagnia spagnola Vueling ha cancellato una decina di voli mentre gli altri stanno tutti operando. Circa 200 passeggeri sono rimasti a terra a Fiumicino: la compagnia iberica non ha avvertito della possibile adesione alla protesta ed è stato soppresso il volo da Roma a Catania. La compagnia ha fatto sapere che il motivo delle numerose cancellazioni, sarebbe probabilmente stato causato da una “errata valutazione” sul possibile impatto negativo che l’adesione allo sciopero avrebbe avuto sulle operazioni. Vueling ha ripristinato alcuni collegamenti, privilegiando però quelli internazionali diretti a Berlino, Monaco, Praga, Bruxelles, Parigi Orly, Malaga, Amsterdam e Barcellona.

MANI PULITE 25 ANNI DOPO

di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ Acquista
Articolo Precedente

Jobs act: vita, miracoli (e morte?)

next
Articolo Successivo

Meridiana, riaperta procedura di mobilità per gli oltre 1300 dipendenti

next