Ho pensato di farla finita. Anche un’ora fa. Però voglio arrendermi soltanto quando avrò visto Ferri in galera. Io ho perso tutto, ovvero ciò che in 60 anni avevo guadagnato con la mia storia e con la mia famiglia. E ho chiesto alla mia famiglia di dimenticare il mio cognome”. Così Emilio Fede, tra le lacrime, ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio 24, commenta, in un fluviale sfogo, l’ennesima tegola giudiziaria che lo ha colpito. Il giornalista è ora indagato dal pm di Milano Silvia Perrucci con l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione assieme ad altre persone. Secondo la Procura milanese, infatti, l’ex direttore del Tg4 “voleva uno scandalo a luci rosse”, diffondendo alcune foto scottanti riguardanti Mauro Crippa, capo dell’informazione di Mediaset. Il suo obiettivo sarebbe stato quello di ricattare l’azienda in seguito al suo licenziamento nel 2010 e quindi di vendicarsi della fine del contratto con Mediaset. Fede si difende affermando che quelle immagini, che ritrarrebbero Crippa con transessuali, sono fotomontaggi. E accusa con parole forti Gaetano Ferri, il suo ex personal trainer, finito alla ribalta delle cronache per una registrazione di confidenze carpite all’ex direttore del Tg4 su presunti rapporti tra Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri e la mafia (guarda il video).E’ una strategia per farmi uscire di scena completamente” – si sfoga il giornalista – “e poi tutto questo avviene a 20 giorni dalla sentenza che potrebbe anche assolvermi. E’ un giallo pazzesco, non so chi è il burattino di questa vicenda. C’è comunque una buona parte di gente che ce l’ha con me, perché ero troppo famoso, ero troppo vicino a Berlusconi, ero troppo “tutto” e andavo ridimensionato“. E aggiunge: “Avevo due foto compromettenti che riguardavano Crippa, me le aveva date Ferri. Una l’ho data a una persona, l’altra l’ho conservata e poi strappata. Questo personal trainer, e non voglio offendere i personal trainer, è un grosso criminale, un personaggio abominevole, un farabutto vero“. Fede continua, piangendo: “Ora ho paura, ma non per me, bensì per la mia famiglia e la mia storia. Sono sconvolto. Non ho mai voluto ricattare Mauro Crippa, eravamo amici, è stato lui ad offrirmi il nuovo contratto dopo che sono stato licenziato come direttore del Tg4. Dovrei solo ringraziarlo”. Però ammette: “Quando mi hanno licenziato, ho avuto un momento di rabbia, è vero, citando quella foto“. Poi manda un appello al dirigente Mediaset: “Mauro, quel giorno lì, io ti ho mandato un messaggio dicendo: “Vediamoci, mi ringrazierai”. Perché ti volevo consegnare questa foto” di Gisella Ruccia

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