Un amministratore delegato e un presidente ai ferri corti. I fondi annunciati che non arrivano, gli sponsor che ancora faticano a riempire il palazzetto dello sport di Piacenza. L’avventura della Copra Volley nel campionato 2014 di Serie A maschile è appena iniziata e già bussano alla porta i problemi. E non è la sconfitta per tre set a uno della prima giornata di campionato ad agitare tifosi e cittadinanza. Lo scontro fuori dal parquet sportivo è tra lo storico presidente Guido Molinaroli e l’imprenditore Dario Ruggieri, arrivato a sorpresa a giugno scorso per investire nella società in difficoltà e subito diventato amministratore delegato. Secondo quanto risulta a ilfattoquotidiano.it infatti, il primo e più consistente assegno annunciato, pari a circa 2 milioni e 200mila euro, non sarebbe mai stato versato. Accuse respinte, almeno in parte, da Ruggieri: “E’ vero”, ha detto a ilfattoquotidiano.it, “che c’è stato un blocco dei finanziamenti. Ma solo per una verifica ulteriore che riguarda la gestione precedente. E prima di elargire fondi, al sentore di qualcosa che non va, vengono bloccati. Gli sponsor che portiamo ci conoscono e vorrebbero certe garanzie”. Parole che suonano come una sfiducia all’attuale presidente e patron Molinaroli. “Ho tanti sponsor che mi appoggiano”, ha continuato Ruggieri, “che però sicuramente vorrebbero veder cambiata la governance societaria. Cioè veder rispettati gli accordi fatti in precedenza sull’acquisizione in toto”.

Tra i dubbi trapelati dalla società Biancorosso volley, ci sono anche quelli che riguardano le società di Ruggieri. Non vi sarebbe infatti traccia di Ardelia (fondata per gestire il neonato business sportivo), Ruggieri & Associati e Ir business consulting nelle sedi dichiarate (né a Londra né a Zurigo). E sarebbe questo il motivo per cui il presidente storico Molinaroli, che ha mantenuto il 49% delle quote, “allarmato per le scadenze da rispettare” si sarebbe attivato per trovare un nuovo partner, che sarebbe riconducibile a un fondo arabo. Ruggieri però ha cercato di fare chiarezza anche su questo punto: “Come sapete, in Svizzera i patrimoni societari sono riservati. Non sono tenuto in rete a rendere conto di tutto, sia che le mie società abbiano sede in Svizzera o Inghilterra. Preferisco fare dichiarazioni mirate solo su quello che realmente voglio rendere visibile”.

Nonostante le rassicurazioni di entrambe le parti, i tifosi ora iniziano a temere. In città, infatti, è ancora fresca la storia del fallimento del Piacenza calcio. Per il Copra volley tutto inizia a giugno scorso. E’ nell’instabilità che ha fatto capolino il nome di Dario Ruggieri, segnalato alla società piacentina attraverso un presunto giornalista di Zurigo, Daniele Reggiani, che inviò una mail nella quale segnalava come nel suo Cantone vivesse un imprenditore piacentino, appassionato di sport, che addirittura aveva “fatto un’offerta di 650 milioni di franchi a Berlusconi per l’acquisto del Milan”. Ruggieri, appunto, il cui Gruppo “ha partecipazioni in aziende e società internazionali della farmaceutica, petrolio, banche, chimica ecc… ha un portafoglio di oltre 90 miliardi di franchi” si legge nella nota che ilfattoquotidiano.it ha potuto leggere.

Una segnalazione allettante, che Molinaroli e il suo staff non si lasciarono scappare. E così in pochi giorni venne stipulato l’accordo con il quale Ruggieri acquisì il 51% della società Biancorosso volley, diventando amministratore delegato plenipotenziario. E in seguito, per presentarlo ai tifosi, i Lupi biancorossi, venne organizzato un incontro all’Auditorium Sant’Ilario dove, sul palco, oltre al nuovo tandem Molinaroli-Ruggieri, erano presenti il sindaco Paolo Dosi e l’assessore allo Sport, Giorgio Cisini.

Molinaroli e il direttore sportivo Gabriele Cottarelli, per mantenere le attese dei tifosi sono stati costretti a utilizzare le riserve di cassa. Riserve che, ad oggi, permetterebbero alla società di coprire le spese al massimo fino a dicembre. “Non mi interessa il budget, voglio vincere” ha continuato a ripetere Ruggieri. E sono arrivati comunque nomi di atleti importanti e dallo stipendio oneroso, come Ostapenko o Junior Màrio. Ruggieri però continua a rilanciare il suo progetto. “Gli ultimi dati”, ha detto ai media locali, “sono particolarmente incoraggianti. L’utile di Ardelia nell’ultimo quadrimestre supera i 4 miliardi di euro su un fatturato di oltre 5. L’intenzione è di reinvestirne buona parte”. Una cifra consistente per una società nata da soli quattro mesi come intermediaria tra Biancorosso volley e le aziende interessate alla sponsorizzazione. Per ora totalmente assenti, come testimoniato nella prima partita in casa contro Ravenna da un Palabanca che si presentava tristemente spoglio.

Il presidente Molinaroli negli ultimi giorni è tornato ad attivarsi. Ed è di queste settimane l’idea del fondo arabo, che entrerà a breve a supporto delle esangui casse del Copra Ardelia volley: “Nella vita mi hanno insegnato che è meglio abundare quam deficere – ha detto il presidente-. Nel mondo sportivo è un attimo passare da socio povero a socio ricco e se dovessi passare io a socio ricco non ci sarebbero grandi prospettive”.

Articolo Precedente

Provenzano “non fu picchiato nel carcere di Parma”. Pm chiede l’archiviazione

next
Articolo Successivo

Cinque cinema uniti per proiettare film introvabili e senza distribuzione

next