“Basta con le speculazioni delle televisioni dove noi musulmani veniamo considerati criminali e terroristi. La nostra posizione è chiara, una ferma condanna nei confronti dell’Isis”. Kheit Abdelhafid, presidente della Comunità islamica siciliana e Imam della moschea di Catania, la più grande del sud Italia, non ha dubbi nel respingere davanti le telecamere del fattoquotidiano.it la crociata del Califfo nero Al-Baghdadi in Iraq e Siria. Secondo il religioso, le perplessità sono invece su chi opererebbe dietro l’Isis: “Una sorta di regia occulta nata appositamente per creare confusione in Medio Oriente dove ci sono gli interessi di diverse nazioni e dei relativi servizi segreti. Potrebbe succedere come con Al Qaeda, nata per combattere l’Unione Sovietica, ma alla fine non più controllabile”. Una delle preoccupazioni maggiori di Viminale e procure siciliane sono i rischi di possibili infiltrazioni terroristiche tra i migranti che in migliaia ogni settimana arrivano sulle coste dell’Isola. Un rischio su cui si sofferma anche Abdelhafid: “Non è compito nostro, spetta all’Italia il controllo delle frontiere”  di Saul Caia e Dario De Luca 

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