Non c’è pace per il Movimento 5 stelle. La polemica, dopo l’espulsione dei quattro attivisti che hanno contestato al Circo Massimo e dopo l’elezione del capogruppo a Montecitorio (ha vinto la fedelissima Fabiana Dadone contro il critico Massimo Artini), si sposta ora su Eleonora Bechis“Deve lasciare il M5S”, ha detto il collega alla Camera Ivan Della Valle. “La richiesta di espulsione c’è già nei fatti. Stasera in assemblea ne parleremo. Siamo in tanti a volere che vada via”. Nei giorni scorsi il capogruppo al Senato Alberto Airola aveva sollevato il caso, sfiorando la rissa con alcuni deputati. “Per il momento preferisco non parlare. Aspetto l’assemblea di stasera”, ha risposto lei. Un caso di polemiche locali che però potrebbe avere ripercussioni sugli equilibri interni. Ma non è finita qui. Proprio oggi il deputato Cristian Iannuzzi su Facebook si è schierato a favore del gruppo “Occupy palco“: i quattro ideatori della protesta interverranno questa sera in streaming in un incontro del gruppo M5s a Roma (Municipio VIII).

La prossima a dover affrontare la procedura d’espulsione potrebbe essere la parlamentare Bechis. La condizione espressa dal gruppo di colleghi per farla restare è il ritiro della querela nei confronti del consigliere circoscrizionale Paolo Tkalez e l’allontanamento del collaboratore, attivista già cacciato dal gruppo piemontese nel 2011, Agostino Formichella. La questione, racconta Della Valle, sarebbe stata già affrontata in varie riunioni con i capigruppo e i parlamentari piemontesi: “Tutti le abbiamo chiesto di non mettere in crisi il suo ruolo in Parlamento e i suoi rapporti con il territorio per difendere una persona sfiduciata dalla base. Le abbiamo dato tempo per decidere, per risolvere la questione senza dover arrivare agli estremi rimedi. Ma fino ad oggi Eleonora, del cui operato in Parlamento non abbiamo nulla da obiettare, ha evitato di decidere. E questo è un peccato, perché proprio la sua determinazione a mantenere un collaboratore sfiduciato dalla base mina i suoi rapporti con il territorio, la sua presenza alle attività in Piemonte”. Dunque, se anche in occasione dell’assemblea congiunta la deputata dovesse confermare la sua posizione, l’assemblea è autorizzata a procedere con una votazione: nel caso in cui dovesse votare l’espulsione il caso andrebbe poi al voto della rete. A richiederle di rivedere la sua posizione sono, racconta Della Valle, tutti i parlamentari piemontesi: “Siamo in 10 e tutti le abbiamo chiesto di riconsiderare il caso”.

A passare all’attacco sono invece i quattro attivisti espulsi dal M5S per aver occupato il palco del Circo massimo. “Per tutti quelli che stanno seguendo le vicende legate ad Occupy palco”, hanno scritto su Facebook, “informiamo che saremo ospiti in una riunione municipale di un gruppo del M5S. Il nostro intervento è stato inserito tra gli ordini del giorno. La riunione sarà in streaming, dalle 19:30 alle 20.45″, si legge nella nota. A difenderli anche il deputato Cristian Iannuzzi: “E’ stata una azione di disobbedienza civile. Hanno approfittato del ruolo nello staff dell’evento, per salire sul palco e pacificamente porre alcune domande che in altro modo non si riescono a fare. E’ assurdo che non si risponda alle domande e si sbatta fuori, con un pretesto, chi ha posto queste domande. Andava tentata un’azione del genere”. E ha aggiunto: “E’ un anno e mezzo che diversi di noi provano ad avere delle risposte. Sono attivisti di Roma conosciuti, non infiltrati di altri partiti. Da portavoce in parlamento posso dirlo, è un anno e mezzo che diversi di noi provano ad avere delle risposte e si sono resi disponibili a risolvere queste problematiche ma dallo staff veniamo ignorati, portavoce, attivisti e cittadini tutti”.

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