“La manovra, rispetto a quelle degli anni precedenti, segna una discontinuità per l’attenzione che sembra dimostrare nei confronti delle imprese“. Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, inaugurando la 50° edizione del Salone internazionale dell’edilizia (Saie) in programma fino al 25 ottobre, commenta le misure inserite nella legge di Stabilità annunciate da Matteo Renzi. “La Finanziaria – dice – interviene finalmente sul cuneo fiscale e contributivo. Il primo giudizio, anche se non siamo ancora in possesso del testo definitivo, è positivo“. Ma per il leader degli industriali la legge di stabilità per molti aspetti è ancora inadeguata: “In questo momento la riduzione dei costi non è sufficiente da sola a fermare la recessione, soprattutto se gli investimenti, nonostante gli sforzi dello Sblocca Italia, rimangono bassi”. Inoltre la manovra non sembra investire a sufficienza sulla ricerca e l’innovazione. Per Squinzi non ci sono scuse: “La giustificazione di conti pubblici complicati e dal difficile equilibrio è comprensibile, ma non è accettabile, perché proprio investimenti che rilancino la produzione e la produttività innescherebbero processi virtuosi di sostegno alle finanze pubbliche con un sostanzioso e rinnovato flusso di cassa” di David Marceddu

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