Christophe de Margerie, amministratore delegato del gruppo petrolifero francese Total, è morto nello schianto del suo jet privato nello scalo di Vnukovo, vicino a Mosca. Ne danno notizia i media russi, citando fonti aeroportuali e di polizia. L’aereo, un Falcon-50, si è scontrato contro uno spazzaneve mentre decollava. Nell’incidente sono morti anche i tre membri francesi dell’equipaggio. L’incidente è avvenuto alle 11.57 di lunedì sera. La visibilità al momento della tragedia era di 350 metri, hanno spiegato le autorità aeroportuali all’agenzia Tass. Il portavoce del comitato di investigazione russo, Vladimir Markin, ha detto che il conducente dello spazzaneve, che non è rimasto neanche ferito, era “sotto l’influenza dell’alcol”. L’avvocato dell’uomo, Alexander Karabanov, smentisce la versione degli investigatori russi, sostenendo che il suo assistito “non beve assolutamente alcolici perché soffre di una malattia cardiaca cronica e lo possono confermare sia i medici che i parenti”.L’uomo è stato interrogato, insieme ai controllori di voto e ai testimoni presenti. 

Arrivano anche le condoglianze alla famiglia dell’imprenditore da parte di Vladimir Putin che aveva trovato in de Margerie un alleato importante contro le sanzioni imposte dall’Unione Europea. Il presidente russo “conosceva de Margerie da molto tempo e ha mantenuto uno stretto contatto di lavoro con lui”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Putin, ha aggiunto il portavoce, “apprezzava molto le qualità imprenditoriali di de Margerie, così come il suo impegno convinto per la promozione delle relazioni tra Russia e Francia e della loro mutua cooperazione”. Putin ha anche inviato un telegramma al francese François Hollande, lodando Christophe de Margerie per essere “alle origini di molti importanti progetti congiunti che hanno posto le basi per una cooperazione fruttuosa tra Russia e Francia nel settore energia”.

La Francia è sotto choc. “Lo conoscevo come dirigente, come il patron della grande azienda francese”, sottolinea ai microfoni di ‘Europe 1’, il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin. De Margerie, “portava con sé l’immagine forte, dinamica dell’economia francese. Ce ne sono pochi che portano in questo modo questa immagine. Era un personaggio caloroso, amichevole, che metteva gioia”, sottolinea ancora Sapin aggiungendo che “aveva la capacità di dire, senza temere, quello che pensava a tutti: capi di Stato, grandi dirigenti di azienda e responsabili politici francesi”.

La scomparsa di de Margerie, sottolinea Pierre Gattaz, il presidente del Medef, la Confindustria francese, “è un immensa perdita per il nostro paese. Questo uomo visionario era un grande esperto nel suo settore”. Il patron di Total “ha condotto con brio la prima azienda francese”. Anche il presidente e direttore generale di Gdf Suez, Gérard Mestrallet, ricorda de Margerie come un uomo “pieno di humor e caloroso” che quando “aveva qualcosa da dire non faceva giri di parole” e che era una persona particolare rispetto all’establishment.

La notizia della morte di de Margerie, che aveva 63 anni e guidava Total dal 2007, è stata confermata dalla società in due note: la prima esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia del manager e dei membri dell’equipaggio del Falcon, la seconda annuncia l’immediata convocazione del consiglio di amministrazione. Le azioni Total, dopo l’annuncio della morte, hanno aperto la seduta sulla Borsa di Parigi in forte calo toccando un picco negativo del -2,2 per cento. In mattinata il titolo ha comunque virato in positivo.

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