Il ministro dell’Interno aveva già commentato duramente la trascrizione di 16 matrimoni omosessuali fatta dal sindaco di Roma Ignazio Marino (“Marino firma solo autografi”). Ora Angelino Alfano parla da leader del Nuovo Centrodestra, sottolineando che il suo partito ha le idee molto chiare sul tema. “No al matrimonio, no alle adozioni e no alla reversibilità delle pensioni, che sfascerebbe i conti pubblici”, ha detto Alfano, dicendo poi che Ncd resta “disponibile a studiare un modello italiano che possa dare maggiori diritti alle unioni gay”, a patto che non si tocchino questi “tre paletti”. 

Sulle nozze gay, quindi, il Paese torna a dividersi. Da una parte Matteo Renzi ha detto che in tempi brevi arriverà una legge sulle unioni omosessuali basata sul modello tedesco, ovvero il disegno di legge ispirato al modello dell’Eingetragene Lebensgemeinschaft, le unioni civili in vigore dal 2001. Ma Ncd si oppone apertamente a questa possibilità. “Nella civil partnership alla tedesca – commenta Alfano – non ci convince il profilo sulle adozioni e altrettanto la questione della reversibilità”, commenta il leader di Ncd, sottolineando l’importanza di studiare un modello italiano “che possa dare maggiori diritti alle unioni di fatto” e “maggiori tutele patrimoniali” ma “salvaguardando il matrimonio”.

Un quadro all’interno del quale Silvio Berlusconi sembra accostarsi più alla parte di Renzi che a quella di Alfano, tanto che dopo la cena ad Arcore tra Berlusconi e l’attivista per i diritti Lgbt Vladimir Luxuria, l’ex deputata di Rifondazione comunista ha riferito che il Cavaliere è favorevole sia alle unioni che alle adozioni. Luxuria ha proseguito: “Berlusconi mi ha detto che si ispirerà a una destra meno retrograda e omofobia, più alla Cameron che alla Alfano”. 

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