Servizio di Monica Raucci per “La Gabbia” (su La7) sui 97mila euro lordi di assegno per Marco Milanese, braccio destro di Giulio Tremonti, arrestato per corruzione nell’inchiesta Mose. Riprendendo l’articolo di Loredana Di Cesare per Il Fatto Quotidiano, la giornalista ripropone una sua intervista, risalente all’11 giugno scorso, proprio a Milanese: all’epoca l’ex deputato Pdl insegnava alla Scuola Superiore di Economia e di Finanze, ma, una volta rinviato a giudizio, viene sospeso dall’attività come per legge. Tuttavia, riceve dall’Istituto ben 97mila euro lordi di assegno alimentare all’anno. La Scuola è stata successivamente chiusa e assorbita nella Scuola Nazionale dell’Amministrazione, che dovrà decidere sul caso Milanese. Monica Raucci interpella telefonicamente l’ex rettore della Scuola, Giuseppe Pisauro, che si difende così: “La mia scelta è stata di sospendere la persona, poi la deliberazione è stata il 50% della retribuzione perché la legge così prevede”. L’inviata de “La Gabbia” ribatte che, in realtà, la legge stabilisce che per i lavoratori sospesi l’assegno non deve superare la metà dello stipendio, prevedendo, dunque, fino al 50% della retribuzione. Ergo, la Scuola ha accreditato a Milanese il massimo dell’importo. “Ma se una legge dice quello, che cosa posso fare io?”, risponde Pisauro, che all’incalzare delle domande commenta: “Non so che dirle”. Raucci si imbatte poi in Giovanni Tria, presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, che durante l’intervista si stizzisce e rimprovera la giornalista: “Dal punto di vista giornalistico, lei non sa fare il suo mestiere. E le chiedo: è opportuno agire in questo modo? Tutti mi conoscono, io sono una persona gentile e disponibile, però c’è un limite a tutto. All’educazione innanzitutto”

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