La compagnia aerea Meridiana è sempre più avviata a licenziare più di 1.600 dipendenti. Qualche passo in vanti è stato fatto in questi giorni ma domani forse si avrà l’incontro deciso fra le parti a Roma. E da questo vertice dipenderà il futuro di migliaia di lavoratori e famiglie. Un colpo pesante per l’economia già fragile della Sardegna.

Da segnalare in questi giorni la coraggiosa protesta di due dipendenti Meridiana: saliti 5 giorni fa su un pilone alto 35 metri e dal quale non intendono scendere se la vertenza non avrà esito positivo. Ancora una volta per avere attenzione dei mass media e dell’opinione pubblica i dipendenti che rischiano il loro posto di lavoro sono costretti ad intraprendere iniziative pericolose e molto coraggiose. Non è certo facile vivere tanti giorni in cima ad un pilone alto 35 metri. Ma per difendere il proprio futuro e la propria dignità oramai si è disposti a tutto. Anche a rischiare la propria vita. Un clima esasperato e complicato che dovrebbe far riflettere le varie Istituzioni coinvolte e soprattutto l’azienda Meridiana: una situazione già vista negli ultimi tempi che rischia di danneggiare pesantemente la continuità territoriale sarda.

Le migliaia di lavoratori che da decine di giorni presidiano i vari aeroporti collegati da Meridiana stanno protestando con la dovuta dignità e senza recare alcun disagio agli utenti. Proteste intelligenti e ammirabili che meritano la massima attenzione. Non è di certo facile cercare di difendere il proprio posto di lavoro ben sapendo delle vere intenzioni della compagnia. Come si ricorderà, infatti, la stessa Meridiana è proprietaria di un altro vettore rivale e concorrente denominato, Air Italy, del quale potrebbe servirsi per appianare i debiti accumulati in questi anni e ridurre i costi.

In tutto questo le nuove regole e normative per il lavoro poco possono aiutare: un mondo del lavoro e imprenditoriale sempre più in crisi ma che ha delle evidenti e precise responsabilità. In ogni caso i dipendenti Meridiana meritano una grande plauso per il loro atteggiamento e la loro determinazione. Persone in gamba e coerenti che si stanno dimostrando capaci di argomentare le loro ragioni senza alcuna inutile e fastidiosa iniziativa che vada contro i vari utenti. Aspettiamo l’incontro al Ministero del Lavoro di domani a Roma per capire quale direzione potrà avere la crisi Meridiana. Il tutto con la consapevolezza che non sarà semplice per tutti quelli che perderanno il loro posto di lavoro.

Un grosso in bocca al lupo e sostegno soprattutto ai due dipendenti che si trovano sospesi a 35 metri dall’altezza.

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