Lo stress e la stanchezza dei lavoratori svizzeri costa alle aziende 5,6 miliardi di franchi. Considerato che i lavorativi attivi in Svizzera sono 4,9 milioni, di questi, oltre un milione è eccessivamente stressato e due milioni di impiegati soffrono in varia misura di spossatezza. Lo afferma il primo studio Job Stress Index 2014 pubblicato da Promozione Salute Svizzera in collaborazione con l’Università di Berna e l’Università di Scienze applicate di Zurigo. L’inchiesta si basa su un’indagine rappresentativa condotta online a febbraio di quest’anno: 3.884 lavorativi attivi appartenenti a diverse fasce d’età hanno risposto al questionario dal quale è emerso che la maggior parte dei lavoratori riesce a far fronte ai carichi che derivano dalla loro attività professionale quotidiana. Nel 24,8% dei casi, però, il Job Stress Index rileva uno squilibrio.

Il 24% degli intervistati si dichiara “tra abbastanza e moltissimo spossato”, mentre il 16,1% afferma di soffrirne in forma lieve. L’inchiesta non rileva differenze tra i sessi, ma mostra che gli abitanti del cantone francese sono più resistenti degli svizzero-tedeschi e che i giovani sono più esposti degli over 40. Gli impiegati a tempo pieno, afferma ancora lo studio, sono più stressati dei colleghi che lavorano part time e i capi sono meno tesi dei loro sottoposti. Spossatezza e stress provocano problemi psicosomatici, influiscono sul sonno e sulle condizioni di salute e sono causa di assenze e di cali di efficienza sul posto di lavoro, rileva ancora lo studio, con conseguenti costi per le aziende, per tre quarti dovuti al calo di produttività e per il 25% a malattie.

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