L’ex capo dell’Interpol ecuadoriana è stato arrestato nel corso di una vasta operazione antidroga a Latacunga, nella parte centrale del Paese. E tra le 20 persone fermate in tutta la provincia ci sono anche, oltre a due narcos colombiani, un maggiore e un sergente della polizia. L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Interno, Josè Serrano, che ha spiegato come l’operazione appena conclusa faccia parte “della lotta contro l’impunità” condotta dal governo presieduto da Rafael Correa. Che l’anno scorso ha inaugurato una nuova politica di contrasto al narcotraffico che comprende anche il pugno duro contro le forze dell’ordine conniventi. Nel corso del blitz sono stati sequestrati oltre cento chilogrammi di cocaina. L’ex dirigente dell’Interpol, di cui non sono state rese note le generalità, è “un colonnello in servizio attivo”, ha precisato Serrano.

Secondo le dichiarazioni del ministro al quotidiano Ecuador Inmediato, “gli esponenti delle forze dell’ordine, con i loro blindati, fornivano un lasciapassare per attraversare i controlli aeroportuali”. La rete di trafficanti inviava cocaina in Europa nascosta tra i fiori e il carico intercettato nel corso dell’operazione era destinato all’Olanda. Gli agenti sono risaliti all’ex capo dell’Interpol dopo aver trovato, a casa di uno dei narcos, prove che portavano alla residenza dell’ufficiale. Trentacinque chili di cocaina sono stati trovati solo nell’aeroporto di Latacunga e altri dieci nell’appartamento di uno dei trafficanti, insieme a due pistole, un camion, diversi computer, dei morsetti di ferro e 7mila dollari. Nel settembre scorso, altri sette i poliziotti sono stati arrestati nel Paese per presunti legami con i cartelli dei narcos colombiani.

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