Cori di protesta, striscioni e un simbolico lancio di sacchi della spazzatura verso le scalinate di Palazzo civico. La protesta di 78 spazzini potrebbe interrompere la “luna di miele” per il sindaco Filippo Nogarin, a 4 mesi e mezzo dal successo del Movimento Cinque Stelle nel ballottaggio del giugno scorso. I dipendenti della cooperativa Cooplat, che ha l’appalto per il servizio di pulizia delle strade, temono di perdere il posto di lavoro e puntano il dito contro il primo cittadino. L’appalto scadrà a breve  e il nuovo bando pubblicato da Aamps (l’azienda controllata al 100% dal Comune che gestisce il ciclo dei rifiuti) secondo i sindacati non garantisce la continuità occupazionale di tutti i lavoratori. “Nel bando non si prevede espressamente né che il vincitore della gara debba accollarsi tutti i 78 spazzini, né che si debba ricorrere allo stesso tipo di contratto per garantire le attuali retribuzioni” dichiara il segretario della Fp-Cgil Giovanni Golino. “Ai dipendenti Cooplat – prosegue il sindacalista – viene applicato il contratto Fise Assoambiente (36 ore settimanali, quattordicesima, 1300 euro mensili), così come prevede la legge. Il passaggio al contratto Multiservizi decreterebbe invece un taglio di 8 posti di lavoro (le ore settimanali da lavorare sarebbero infatti 40) nonché una sforbiciata allo stipendio di circa 300 euro mensili”.

Cgil, Cisl, Uil e Fiadel “ricordano” al sindaco che Aamps è controllata dal Comune: “L’amministrazione grillina vuole rimangiarsi tutte le promesse fatte sulla difesa del lavoro?”. Mercoledì scorso, appena vista la pubblicazione del bando, un gruppo di lavoratori Cooplat si è diretto in Comune per chiedere spiegazioni al sindaco: “Ci ha risposto che non avrebbe effettuato alcun ritocco al testo”. La mattina successiva i lavoratori hanno però effettuato un presidio di protesta davanti al Comune, chiedendo di incontrare Nogarin. Alla fine di un teso faccia a faccia sembra che i lavoratori abbiano ottenuto un primo risultato: il sindaco ha infatti accettato di sedersi a un tavolo per vedere se davvero sia possibile ritoccare il bando. Ci sono davvero degli spiragli? “Stiamo esaminando la questione – risponde l’amministratore unico di Aamps Marco Di Gennaro – i margini di legge sono però abbastanza stretti”.

Nogarin è al centro di polemiche anche per alcune dichiarazioni (riportate da Il Tirreno) che avrebbe rilasciato al termine del presidio. Il sindaco, parlando con un gruppetto di lavoratori, avrebbe infatti affermato: “Anch’io per fare il sindaco ho fatto i miei sacrifici. Da ingegnere guadagnavo quanto volevo. Ora guadagno meno di un vigile urbano”. All’attacco Marco Ruggeri, capogruppo Pd che rinuncerà a candidarsi alle elezioni regionali dopo la sconfitta subita dal M5s: “Nogarin si lamenta del suo stipendio? – replica – Se si sente tanto sacrificato è meglio che se ne torni a fare l’ingegnere: ne guadagnerebbe tutta la città. I grillini si stanno rimangiando tutte le promesse, i fatti lo stanno dimostrando”. 

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