Si sapeva da mese che Serbia-Albania, valida per le qualificazioni a Euro 2016, non sarebbe stata una semplice partita. L’Uefa aveva, infatti, deciso di chiudere le porte dello stadio di Belgrado ai tifosi ospiti. Ma non è bastato a evitare gli incidenti. Dopo i fischi all’inno albanese, un drone è comparso un drone sul campo del Partizan Stadium portando la bandiera della Grande Albania, accompagnata dai volti di Isa Boletini e Ismail Qemali, padri della patria, e facendo scoppiare il putiferio. Non una semplice provocazione. Un affronto: la Serbia, infatti, non riconosce l’autonomia del Kosovo. L’arbitro inglese Martina Atkinson ferma per qualche secondo la sfida. Ed è in quest’istante che il giocatore serbo Mitrovic afferra il drappo per farlo sparire. Ma viene travolto dagli avversari. Scatta la rissa. Qualche tifoso locale lancia sedie di plastica contro i calciatori ospiti. Volano schiaffi e pugni. L’incontro viene poi sospeso. Tutto raccontato nelle immagini amatoriali riprese da un tifoso che si trovava sugli spalti dello stadio
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