“La ‘ndrangheta a Lamezia Terme si sta riorganizzando”. È l’allarme lanciato da don Giacomo Panizza, il prete antimafia impegnato nella cittadina calabrese con la comunità “Progetto Sud“. La notte scorsa qualcuno ha fatto esplodere una bomba carta davanti alla porta di una delle case in cui don Giacomo ospita chi è in difficoltà. Tra ordigni rudimentali, bottiglie incendiarie e proiettili, sono stati cinque gli episodi registrati dalla polizia di stato a Lamezia Terme. Per don Giacomo, che gestisce anche alcuni beni immobili confiscati alla ‘ndrangheta, questa è l’ennesima intimidazione subita. “Tra gli attentati questo è il più balordo. Chi ha messo la bomba non sono i boss, ma quelli che per 100 euro vengono trattati come scemi dai boss. – si sfoga il prete – Tutti sanno chi sono i mafiosi in questo quartiere. Non si può vivere in pace qua”  di Lucio Musolino

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Como terra di ‘ndrangheta, dall’omicidio di un trafficante ai rapporti con la politica

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