Il Regno dello Swaziland, in Africa del Sud, pagherà 18 dollari al mese a ogni ragazza che deciderà di restare vergine. Come riferisce Al Jazeera, il programma, approvato dal re Mswati III, ha lo scopo di ridurre i contagi di Aids, in un Paese con uno dei più alti tassi di trasmissione di Hiv del mondo. Il sovrano ha deciso di spendere in questo modo i finanziamenti stanziati dalla Banca Mondiale per la lotta contro la diffusione del virus.

Un’iniziativa che vuole anche ridurre la prostituzione nello stato africano, mirando a dare una sorta di stipendio alle ragazze che, in questo modo, non dovrebbero più avere bisogno di vendere il loro corpo per comprare beni di prima necessità. “Il governo pagherà le ragazze in modo che abbiano i soldi necessari a sopravvivere e possano rifiutare il denaro offerto loro in cambio di prestazioni sessuali”, commenta all’Indipendent Online Thabsile Dlamini, un operatore sanitario di Manzini, la seconda città più importante dello Swaziland.

Proprio il legame tra le ragazze e quanti le sfruttano sessualmente potrebbe essere uno dei punti deboli del piano visto che, secondo i dati trasmessi dal governo, il 70% delle donne dello Swaziland vive in povertà assoluta. In merito alla questione economica, sempre sull’Indipedent Online un adolescente di 16 anni di Manzini, Zodwa Fakudze, ha detto che 18 dollari al mese non saranno mai sufficienti a scoraggiare le ragazze dall’accettare soldi in cambio di favori sessuali. Un’altra ragazza, Thandi Tfwala, 17, studentessa della scuola superiore di Manzini, ha osservato che “18 dollari sono quanto una ragazza riesce a guadagnare per un solo atto sessuale. Il governo dovrebbe pagare di più“.

Non è ancora chiaro come saranno fatti i controlli sulle ragazze che parteciperanno al programma, ma il compito del monitoraggio è affidato al National Emergency Response Council on Hiv and Aids, un dipartimento governativo. Polemiche anche tra quanti credono che il piano sia in realtà un mezzo per garantire al poligamo re del Paese di scegliere le sue future mogli entro una popolazione femminile priva di Hiv e vergine. Il re Mswati III, infatti, ha un harem di 15 moglie che cambia ciclicamente a scadenza annuale. Congetture che sono state negate dalla casa reale.

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