Investigatori privati che in incognito pedinano i dipendenti comunali controllandone ogni passo falso durante l’orario di lavoro. Sembra un film di serie C partorito dalla fantasia di qualche sceneggiatore anti spreco e invece è quello che potrebbe succedere presto a Calatafimi Segesta, piccolo comune in provincia di Trapani, dove il sindaco Vito Sciortino ha deciso di dichiarare guerra agli assenteisti. “Perfino la Cassazione – dice – giudica legittimo il licenziamento del dipendente che utilizza i permessi stabiliti dalla legge 104 per motivi diversi dall’assistenza ai familiari disabili”. Proprio di recente la procura di Siracusa ha iscritto nel registro degli indagati 33 dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale per truffa aggravata e falso ideologico: si erano assentati ripetutamente dal loro posto di lavoro senza motivo.

Il problema, all’Asp di Siracusa, come in qualsiasi altro ente pubblico, è scoprire chi siano quei dipendenti che utilizzano i permessi retribuiti per motivi diversi da quelli stabiliti dalla legge. Peggio ancora quando invece il posto di lavoro viene abbandonato senza alcun permesso: come fare dunque a scovare gli assenteisti? Sciortino ci ha pensato su e ha trovato una soluzione inedita: ingaggiare un’agenzia investigativa e mettere i detective privati alle calcagna dei 125 dipendenti del comune di Calatafimi Segesta. “Mi sono insediato da tre mesi e ovviamente credo che per far funzionare bene un Comune bisogna anticipare le inchieste della magistratura, salvaguardando per tempo la legalità”.

Tra i compiti assegnati agli investigatori privati il controllo dei permessi di uscita, il corretto impiego del badge per timbrare inizio e fine dell’orario di lavoro, l’utilizzo dei mezzi di trasporto del Comune in giorni diversi da quelli lavorativi. E ovviamente il corretto utilizzo dei permessi pagati previsti dalla legge 104: in pratica i dipendenti potrebbero essere seguiti, per verificare se davvero impiegano quel tempo per assistere familiari disabili. Per adesso il sindaco si è limitato a fare esporre l’avviso pubblico nell’albo all’entrata del Comune. “È ovvio – spiega – che prima voglio vedere quanto verrebbe a costare tutto questo: vedremo quale agenzia può fare al caso nostro”. Solo che, paradossalmente, il funzionario comunale che dovrebbe lanciare l’avviso pubblico e poi valutare le varie offerte, non è al momento a lavoro. Assenteista pure lui? “No al momento è in ferie, autorizzato” spiega sorridendo Sciortino. Che forse se avesse già i detective privati a sua disposizione li manderebbe a controllare.

Twitter: @pipitone87

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