“La candidatura a commissario Ue ai Servizi finanziari del conservatore britannico Jonathan Hill rappresenta un palese conflitto di interessi”. La denuncia arriva dall’eurodeputato del M5S, Marco Zanni, che – ai microfoni de ilfattoquotidiano.it – spiega le ragioni: “E’ un ex lobbista che, fino a qualche giorno fa, era proprietario di un’azienda con clienti le grandi banche mondiali”. Zanni ricorda che Hill “viene da un Paese dove il business finanziario rappresenta parte importante del Pil e che non si è mai espresso su tematiche importanti come gli eurobond. L’impressione – conclude l’eurodeputato – è che queste audizioni siano solo una formalità, dove i commissari danno un colpo al cerchio e uno alla botte”. Accuse che Lord Jonathan Hill, nel corso della sua audizione alla Commissione economica del Parlamento europeo, respinge al mittente: “Non sono qui come rappresentante della City di Londra, ma degli interessi dell’Europa: non siedo in nessun consiglio d’amministrazione, né posseggo azioni. Pertanto non ho alcun conflitto d’interesse”  di Alessio Pisanò

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