“Stiamo cercando di ridurre il rischio amianto e portarlo a zero”. E’ il sindaco di San Felice sul Panaro, Alberto Silvestri, ad intervenire a seguito dell’esposto dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle depositato alla Procura di Modena, dove viene denunciata la presenza di migliaia di tonnellate di amianto lasciate incustodite in un deposito a cielo aperto a nemmeno un chilometro dal centro del paese. Il testo depositato in Procura lo firmano i consiglieri 5 stelle di san Felice Massimiliano Fortini e Matteo Casari, il consigliere grillino di Campogalliano Francesco Masotina, il coordinatore di Ona Onlus Carpi Andrea Rossi e un cittaddino di Finale Emilia Carlo Valmori. La vicenda ha origine a fine 2012 e ha per protagonista la Bianchini Costruzioni s.r.l. di Augusto Bianchini con sede a S. Felice sul Panaro (Modena).

L’azienda, oggi in liquidazione, il 17 giugno 2013 è stata sottoposta a misura interdittiva antimafia dalla Prefettura di Modena con esclusione dalla “White List” delle società che possono operare nell’ambito dei cantieri post-sisma in Emilia-Romagna. Bianchini s.r.l. svolgeva attività di movimento terra, costruzioni stradali, sistemazioni idrauliche, trasporto e recupero rifiuti da costruzione-demolizione in procedura semplificata nel proprio deposito a San Felice. A fine 2012 Arpa ha stoppato l’attività post-terremoto di recupero e spostamento macerie della Bianchini provvedendo a porre sotto sequestro due aree di deposito dell’azienda nelle quali risultava ammucchiato e lavorato anche eternit. I materiali della prima area, come scritto nell’esposto “sono finiti un po’ ovunque: sotto scuole, campi sportivi e della protezione civile, aziende, centri commerciali”, ed è aperta un’inchiesta per accertare la responsabilità dei fatti; mentre i rifiuti restanti sono oggetto dell’attuale esposto dove si richiama l’attenzione della Procura sulla mancata messa in sicurezza dell’area. “Le foto parlano chiaro”, spiega Andrea Rossi al fattoquotidiano.it, “migliaia di tonnellate di eternit macinato, o miscelato con inerti edili, giacciono scoperte, soggette alle intemperie, con ruscellamento delle fibre nell’acqua di falda ma soprattutto liberano il pericolosissimo polverino di amianto nell’aria, disperdendolo a chilometri di distanza. E poiché non c’è una soglia al di sotto della quale il rischio amianto si annulla, in quanto possono essere sufficienti poche fibre per dar vita a processi cancerogeni che anche a distanza di 40 anni possono portare all’insorgenza di gravi patologie, è opportuno e doveroso un intervento di messa in sicurezza per la salute pubblica”.

I 5 Stelle chiamano in causa direttamente il sindaco di San Felice (“non ha preso alcun provvedimento, ma è il primo responsabile della salute pubblica”); il primo cittadino Silvestri a sua volta puntualizza: “La procedura per la rimozione del materiale contenente amianto è già stata avviata: chiunque può intervenire nei 60 giorni di deposito della documentazione con osservazioni. Al momento i termini sono sospesi avendo la Provincia, soggetto competente, richiesto integrazioni”. Silvestri si riferisce alla richiesta della Bianchini Costruzioni risalente alla primavera 2014 di costruire un deposito permanente alto 10 metri per stoccare il materiale incriminato nell’area di via Dell’Industria che, dopo la cessione dell’esecuzione del lavoro alla Dueaenne s.a.s., attende il pronunciamento della Provincia di Modena sulla Valutazione di Impatto Ambientale (Via) della richiesta. “La società Dueaenne di Braga Bruna & C”, sostengono i 5 Stelle nell’esposto, “ha come socio accomandatario con il 95 per cento di quote la signora Bruna Braga, moglie del Bianchini titolare della Bianchini Costruzioni s.r.l., mentre il socio accomandante col 5 per cento era originariamente il medesimo Augusto Bianchini, il quale ha poi venduto le quote al figlio Nicola”. “Se volete fare un giro da queste parti”, conclude il sindaco di San Felice, “vi accorgereste che l’amianto è stato usato in decine di costruzioni, come per le tubature. E’ un rischio latente che tra terremoto e trombe d’aria si acuisce seriamente. E’ complicato porvi rimedio, ma assicuro tutti che stiamo cercando di tenere monitorata la situazione per ridurre il rischio a zero”.

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