“Dimissionato per aver parlato con #berlusconi! Ne prendo atto, non pensavo si dovesse chiedere permesso x parlare: sbagliavo! #libertà”. Era il 26 settembre quando Giacomo Bugarovice presidente del Consiglio Regionale delle Marche, denunciava su Twitter di essere stato “cacciato” da Ncd per un selfie, postato il giorno prima, che lo ritraeva sorridente a Palazzo Grazioli accanto a Silvio BerlusconiIn serata dopo la pubblicazione del tweet era arrivata una nota a firma del coordinatore nazione di Ncd, Gaetano Quagliariello, in cui si spiegava che aveva invitato Bugaro a lasciare la funzione di coordinatore regionale.

Oggi dopo qualche giorno di polemica arriva l’annuncia dell’adesione di Bugaro a Forza Italia. Insieme a lui torna nel partito azzurro anche la consigliera regionale dell’Umbria, Maria Rosi. In una nota del partito dell’ex premier si ricorda che Bugaro era passato a Ncd nel novembre scorso ma che da tempo “aveva manifestato il suo disaccordo rispetto alla linea politica seguita dal partito”. Addio “convinto” a Ncd, si legge sempre nella nota, da parte della Rosi. 

“Avevo aderito a Ncd ritenendomi ‘diversamente berlusconiano‘ – spiega Bugaro -, ma mi sono ritrovato in un partito visceralmente antiberlusconiano. Ho, dunque, raccolto l’invito da parte di tanti amici, che anche a seguito delle note vicende mi chiedono di tornare alla ‘casa madre'”. E a chi lo ha accusato di aver attaccato in passato Silvio Berlusconi, Bugaro replica: “È vero, in passato l’ho fatto. Ma sempre con lo spirito di un figlio nei confronti del padre”.

 “Non voglio trasformare il partito in un comitato centrale del Pcus, ma deve essere chiaro che se uno è coordinatore regionale di Ncd, delle strategie politiche per il futuro ne parla prima nel suo partito e poi semmai a Casa Berlusconi” aveva fatto sapere Quagliariello quando era scoppiata la polemica. Che sta innescando una sorta di reazione a catena nel partito di Angelino Alfano. Che registra un’altra defezione: quella del consigliere regionale Daniele Silvetti, che aveva subito espresso solidarietà a Bugaro. Ho scritto a Roma spiegando i motivi della mia decisione ora aspetto delle risposte, poi farò le mie valutazioni” dice il consigliere che ha rassegnato le dimissioni dal partito.

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