Da due anni a questa parte sono in tanti ad aver intrapreso l’avventura dello street food, il cibo venduto per strada: una realtà consolidata in altri Paesi, una novità recente per l’Italia. Sono sempre di più le persone che scelgono di destreggiarsi tra le difficoltà burocratiche per tentare una nuova avventura fatta di passione per il buon cibo, estetica e spirito girovago. Alcuni tra i più creativi protagonisti di questo settore fiorente si sono dati appuntamento, per il secondo anno consecutivo, allo “Streat food truck festival, ospitato questo fine settimana al Carroponte di Sesto San Giovanni. Un evento che raccoglie mezzi di tutte le forme e tutte le stazze capaci di soddisfare le esigenze culinarie più disparate, dall’aperitivo al dolce passando per formaggi, pizze e carne. Nella gran parte dei casi si tratta di iniziative imprenditoriali che questi ristoratori su gomma affiancano alle loro attività principali. “Per riscattarsi da un percorso povero di soddisfazioni, liberarsi dalla morsa della crisi o, più banalmente, per affrontare la vita da una prospettiva differente”, spiegano i partecipanti all’iniziativa. E quando si parla con loro le risposte si assomigliano: “I problemi non mancano, la burocrazia è tanta e non si riesce a vendere liberamente come avviene in altri paesi, ma ne vale comunque la pena, lo rifarei sicuramente”  di Alessandro Madron

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