Alla dura nota dell’Associazione Nazionale Magistrati sulla riforma della giustizia, il Presidente dei Deputati di Forza Italia Renato Brunetta risponde con altrettanta durezza: “L’Anm è il sindacato dei magistrati e difende dei privilegi”. Brunetta, come i senatori Pd, punta il dito contro le ferie delle toghe: “Mi devono spiegare perché hanno quindici giorni in più di ferie rispetto a tutti gli altri lavoratori pubblici”. Poi nel merito della riforma il capogruppo azzurro a Montecitorio è netto: “Dov’è il testo? Perché non c’è ancora? Sono nel Caos a Palazzo Chigi, sono dodici giorni che questo testo di riforma non vede la luce. Tra l’altro non si capisce come l’Anm riesca a stroncare l’intero pacchetto giustizia quando non se ne conosce ancora il testo definitivo”. Noi restiamo contrarissimi a falso in bilancio, autoriciclaggio e a tutta la riforma della giustizia civile. Qui non c’è una lira – continua Brunetta – come fa Renzi a fare la riforma della giustizia civile? Infine l’ex ministro del governo Berlusconi esclude che in un nuovo incontro tra i leader di Pd e Forza Italia ci possa essere la giustizia come tema su cui dialogare ed addossa ai democratici la mancata elezione dei membri del Csm e della Corte Costituzionale, di nomina parlamentare: “I tre, quattro partiti che attualmente compongono il Partito democratico sono indecisi su tutto, è questo il motivo del ritardo della votazione”  di Manolo Lanaro

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