“Tracce univoche e compatibili con polvere da sparo”. E’ quanto è stato trovato sui guanti indossati da Daniele De Santis, detto Gastone, l’ex ultras romanista accusato di aver sparato e ferito il tifoso napoletano Ciro Esposito, morto poi dopo 50 giorni di agonia.

I risultati sui guanti di De Santis emergono dalla perizia balistica depositata oggi (9 settembre) al gip sui fatti del 3 maggio scorso, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina che venne giocata all’Olimpico di Roma.

I periti del Racis, nell’ambito dell’incidente probatorio, hanno effettuato una serie di analisi sui reperti rinvenuti sul luogo della sparatoria e sugli indumenti indossati da De Santis, accusato insieme ad altre 4 persone, dell’omicidio volontario di Esposito.

Secondo quanto accertato, a sparare “è stata una sola pistola“. Per i periti “i cinque bossoli recuperati e i proiettili estratti dai corpi dei feriti (tutti tifosi del Napoli) sono compatibili con l’arma” utilizzata da De Santis. Anche “un proiettile inesploso, forse perché l’arma si era inceppata, presenta segni compatibili con la pistola”.

Il 3 settembre è stato diffuso un nuovo video (guarda) – acquisito dalla Digos di Roma – sugli attimi in cui Esposito viene raggiunto da un colpo di pistola. Un video inedito, che la famiglia del ragazzo ha consegnato agli investigatori della questura di Napoli. Il filmato, di oltre 150 secondi, è stato girato a Tor di Quinto da un tifoso a bordo di uno dei bus bloccati davanti al Ciak Village.

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