Di rinascite e tuffi nel vuoto. Ma anche di silenzi e visioni, immagini che ritornano a cullare e speranze che accompagnano un cammino. E’ tutto questo Flavio Giurato, il cantautore romano che martedì 9 settembre si esibisce al Costa Arena di Bologna (ore 20.30). Fratello del giornalista Luca e del direttore della fotografia Blasco, ha prodotto tra gli anni ’70 e gli anni ’80 tre storici album. In televisione lo ricordano per le apparizioni in Mr Fantasy”, la trasmissione Rai di Carlo Massarini , spazio televisivo per le avanguardie pop italiane e straniere. Ora torna con un live tra vecchi successi e inediti, con in tasca un nuovo disco “La scomparsa di Majorana”.

“Volevo essere un tuffatore”, fa la sua canzone “Il tuffatore”, uscita nel 1982 e poi diventata simbolo di un album di culto della musica italiana, “con l’altezza sotto il naso ed il gonfio del costume. Volevo essere un tuffatore che si aggiusta e si prepara di bellezza non comune e ora voglio essere un tuffatore per rinascere ogni volta dall’acqua all’aria“. Dopo questo Lp scompare per vent’anni, tuffato nel mistero di una lunga pausa da palchi e riflettori, ma anche dalla musica. Lo pensarono Bartleby, quasi il suo stare lontano dal mondo conosciuto sui giornali fosse il suo no consapevole alla dittatura dei bisogna fare perché qualcuno lo chiede. Ma Flavio Giurato sorprende ancora e torna. Così nel 2000 esce “Il manuale del cantautore”. Ora l’esibizione a Bologna tra vecchi successi e un debutto: Giurato presenta nuovi brani e composizioni che andranno a far parte della sua prossima pubblicazione.

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