“La riforma della giustizia? Non servirà a niente perché non cambia il sistema”. E’ una bocciatura netta quella che arriva da Bruno Tinti, ex magistrato e scrittore, ospite della prima giornata della Festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana di Marina di Pietrasanta. “Non si capisce ancora cosa vogliono fare. Ma il sospetto è che sia l’ennesima riforma che non serve a nulla. Perché le necessità di natura organizzativa e procedurale non vengono tenute in considerazione”. Per Tinti si paga “il debito a Berlusconi“, per questo non compare il reato di falso in bilancio. E per quanto riguarda le intercettazione si rischia la bocciatura della Corte Costituzionale: “La teoria secondo la quale il giudice dovrebbe inserire nei suoi provvedimenti solo un riassunto delle intercettazioni, e non il testo completo, è incostituzionale”  di Giulia Zaccariello

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